Stenosi coronarica

    DOMANDA

    Egregio Prof Capucci
    Sono una donna di 45 anni che nel 2000 ha avuto un intervenso al cuore per Tachicardia parossistica da rientro nodale ,successivamente dopo circa tre anni dall’intervento ho avuto un embolia polmonare curata con l assunzione del Coumadin per circa tre anni.
    Alla fine della sospensione del farmaco dopo circa due mesi si ripresenta una seconda embolia polmonare ,ricomincio il farmaco e faccio alcini controlli che fanno scoprire un forame ovale pervio di circa 2,8.
    Chiuso il forame dopo sei mesi ho avuto un episodio TIA (le premetto che prima di chiudere il foro ho fatto anche risonanza celebrale dove indicava numerose ischemie celebrali )
    L’anno scorso ho fatto una TAC Coronarica dove ha riscontrato una Stenosi pari a 58 circa
    Il mio problema adesso e che spesso ho attacchi di Angina e vorrei sapere da lei cosa devo fare per capire bene la situazione
    Le premetto che sto continuando a prendere il Coumadin con dosi che arrivano a 2compresse al giorno poiche’il mio INR e’sempre quasi sotto dei 2
    Grazie della cortese attenzione aspetto sua risposta
    Cordiali saluti

    RISPOSTA

    Innanzi tutto fa bene a prendere il Coumadin con regolarità. Il problema coronarico non pare essere associabile con i precedenti. Forse Lei ha anche diversi fattori di rischio cardiovascolare (peso, glicemia, colesterolo, ipertensione etc). Se malgrado la stenosi coronarica, apparentemente non severa, Lei accusa vera angina pectoris allora sarà utile effettuare coronarografia con possibile angioplastica e dopo assumere oltre al Coumadin anche l’ aspirina.

    Alessandro Capucci

    Alessandro Capucci

    Professore ordinario di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università Politecnica delle Marche di Ancona. Nato a Faenza (Ravenna) nel 1948, si è laureato in medicina all’Università di Bologna nel 1973, dove si è specializzato in medicina interna e medicina dello sport. All’Università di Ferrara si è poi specializzato in malattie cardiovascolari. È professore ordinario di malattie dell’apparato […]
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