stenosi e chirurgia

    DOMANDA

    Preg.mo, mia madre (83 anni, sostanzialmente in buone condizioni per cuore, ecc.), in seguito ad rx dorsale e lombo-sacrale (ed rm), le è stato diagnosticato: stenosi vertebrale lombare – spondiloartrosi diffusa osteofitosica strutturata anche a ponte – trocoscoliosi lombare sx convessa – latero olistesi sx di L2 su L3. Si stanca facilmente a stare in piedi, avverte una sensazione di intorpidimento alle gambe (quasi come se ormai non reggessero più, ecc. ecc.). Ora, secondo Lei, ovviamente in generale, quali sono (allo stato della scienza medica) i possibili interventi (chirurgici) per simili patologie? C’è chi parla di una decompressione e una fissazione elastica della colonna lombare; chi di laminectomia, chi di chirurgia percutanea,ecc. Quale potrebbe essere più indicato e cmq quale è il più sicuro e praticato? Che posso fare? Mia mamma (con cui vivo) è molto giù. Mi dia qualche consiglio per aiutarla. Grazie veramente!

    RISPOSTA

    E’ difficile rispondere alle sue domande perchè ogni caso è particolare. In linea di massima un intervento di decompressione è indispensabile al fine di ottenere un miglior funzionamento delle strutture nervose. La necessità dell’aggiunta di una fissazione è probabile ma da valutare un funzione degli esami radiografici. Non mi sembra che una fissazione elastica possa essere di alcuna efficacia cosi come una chirurgia percutanea. La migliore tecnica da adottare dipende quindi sia dalle caratteristiche radiologiche del caso che dal singolo chirurgo. Ciascun chirurgo esperto ha una specifica esperienza con la propria tecnica alla quale si affida con i migliori risultati.

    Cordialmente

    R Assietti