stenosi post-staar:come risolvere?

    DOMANDA

    Sono stata operata per prolasso al retto con staar in combinata con rettocele a settembre 2012.
    in questi 4 mesi non ho ancora avuto tregua, anzi: mi è stata confermata la formazione di una stenosi importante (visionata anche in endoscopia)nell’area di sutura,situazione definita sia dal proctologo che dal gastroenterologo una situazione decisamente rara,causata solo da una predisposizione dei miei tessuti che cicatrizzare così.
    Il dolore è allucinante: ogni evacuazione è a dir poco un’agonia… non ce la faccio più,devo spingere come partorire, perchè “non passa”, lo spazio è quello di un mignolo…
    Ora dovrei fare alcune dilatazioni per via endoscopica (manualmente è impossibile oltre che dolorosissimo)e ad ognuna effettuare degli “sbecchi” sulla cicatrice per allentarla.
    Le chiedo se questa trova sia la strada giusta o che altro percorso possa intraprendere: sono molto spaventata e sicuramente sfinita, non ho ancora 40anni e temo questa tortura non abbia fine… si riesce a “guarire”?
    Nel mio caso mi consiglia di effettuare anche una rieducazione del pavimento pelvico tramite personale esperto? se sì in che tempistica?
    E’ vero che la cicatrice può continuare a “muoversi” fino anche a sei mesi?
    Attendo consigli e suo parere in merito, anche perchè essendo una situazione un pò particolare non si trovano informazioni in merito.
    Grazie, cordiali saluti

    RISPOSTA

    Gentile Signora,
    la stenosi post STARR è rara ma non impossibile. Si può intervenire facendo delle incisioni sulla cicatrice e poi seguire il paziente con controlli ravvicinati. L’intervento non è molto invasivo e i risultati solitamente buoni.
    La riabilitazione del pavimento pelvico, in presenza di stenosi, non ha alcun beneficio.
    Spero di essere stato esaustivo.
    Cordiali saluti
    Dr. Roberto Dino Villani

    Roberto Dino Villani

    Roberto Dino Villani

    Direttore dell’unità di chirurgia proctologica e riabilitazione del pavimento pelvico presso il Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo. Nato a Milano nel 1954, è specializzato in chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia e in microchirurgia e chirurgia sperimentale. Consigliere della SICADS (Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Hospital)
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