Stimolazione capelli con innesto unità follicolari

    DOMANDA

    Gent.ma Dott.ssa,
    Le chiedo – quale nota esperta in campo dermatologico/tricologico – la seguente informazione e delucidazione:
    ho sentito parlare di una tecnica non chirurgica che consiste nel prelevare 3-4 campioni di unità follicolari e/o di frammenti di tessuto (dalla zona donatrice), poi suturata, le quali vengono processate da un macchinario; di poi, il risultato viene iniettato cuoio capelluto. Questi micro-innesti stimolerebbero il meccanismo di rigenerazione cellulare, così che i bulbi piliferi riprenderebbero la produzione di capelli nelle aree affette da diradamento, oltre a rinforzare i capelli.
    1) Cosa ne pensa Lei?
    2) C’è ricrescita effettivamente?
    3) Lei la pratica?

    GRAZIE

    RISPOSTA

    Gentilissimo Signore, quella che mi ha descritto è una delle tecniche in uso e citate in letteratura scientifica per ottenere un’ampia gamma di cellule staminali presenti a livello del bulbo. È sicuramente una tecnica molto efficace e che pratico anch’io unitamente alle iniezioni dei fattori di crescita piastrinici (PRP). Per quanto riguarda l’effetto sulla crescita di nuovi bulbi dipende sempre dal grado di diradamento riscontrato durante una visita.
    Cordiali saluti

    Elisabetta Sorbellini

    Elisabetta Sorbellini

    Specializzata in Dermatologia e Venereologia, è membro della Commissione Elettrotecnica Italiana (CEI) per l’uso e la sicurezza dei laser in campo medico. Ha frequentato numerosi congressi, nazionali e internazionali, e partecipato a corsi di formazione e aggiornamento scientifico presso sedi universitarie, tra cui l’Harvard Medical School, per perfezionarsi nella laserchirurgia, pubblicando numerosi lavori scientifici e […]
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