stitichezza

    Pubblicato il: 20 Gennaio 2010 Aggiornato il: 20 Gennaio 2010

    DOMANDA

    Egregio professore, desideremmo un suo parere riguardo ad un problema di nostro figlio di 8 mesi.Da guando e nato lui non va di corpo,di conseguenza dobbiamo stimolarlo tutti i giorni con i mini cristeri. la nostra pediatra dice di aspettare .bisogna andare da uno specialista? sa consigliami cosa fare?.noi siamo preoccupati. grazie anticipatamente

    RISPOSTA

    La stitichezza (Stipsi)
    I pediatri ritengono , a ragione, il problema stitichezza meno importante del problema diarrea. Per i genitori non è così! Il punto di vista dei pediatri è sostanzialmente corretto perché la diarrea può compromettere la crescita del bambino, mentre la stitichezza, se non e’ dovuta a rarissime malformazioni intestinali, è solo un disturbo fastidioso, ma non un ostacolo al normale sviluppo del bambino. Ma per i genitori non è così!
    La stipsi del lattante
    Nel lattante alimentato esclusivamente con latte materno, la stitichezza, che in questo caso e’ caratterizzata dall’assenza di feci per uno o più giorni, seguita poi dalla emissione di piccole quantità, da nuove interruzioni ecc., è legata al latte materno ai limiti della sufficienza .
    Nel lattante allattato con latte artificiale saranno opportune e sufficienti piccole modificazioni della dieta con aggiunta di farine contenenti zuccheri che facilitano la formazione di feci più morbide.
    In caso di alimentazione con latte vaccino, la stitichezza può essere causata da un eccesso di latte che, invece di essere somministrato opportunamente diluito con acqua viene dato intero.
    Nel bambino con una alimentazione più complessa (dopo lo svezzamento) la stitichezza è rappresentata o dalla assenza di feci o dalla emissione di feci particolarmente difficoltosa.
    La raffinazione dei cibi comporta inevitabilmente una diminuzione delle fibre cosiddette grezze nell’alimentazione.
    Per questo motivo la terapia per la stitichezza dopo l’epoca dell’allattamento deve tendere, qualunque sia l’età del bambino ad aumentare nella dieta il contenuto di fibre grezze.
    Pertanto, nei bambini tra i 6 mesi e l’anno di età (il caso vostro), la stitichezza deve essere combattuta sia con l’aggiunta nel latte di farine di cereali, sia con la sostituzione dei brodi di verdura con passati vegetali.
    Utile può essere anche somministrare abbondanti dosi di frutta, anche cotta. Vantaggiosa può essere anche la somministrazione di yogurt normale o con frutta. L’azione stimolante della frutta sembra essere più spiccata, se viene mangiata a digiuno. Vi do , anche per vincere alcune leggende metropolitane, il contenuto in fibre in alcuni alimenti : crusca 35% , pane integrale 17% , fagioli 10%, carciofi 7% , riso 4,2%, carote 2,9% , pera 2,6% , prugna 1,5% Come si vede è la crusca l’alimento più efficace. Ma non è facile costringere un bambino ad introdurre la crusca sia perché non si scioglie sia perché il bambino ‘sente’ in bocca qualcosa di strano che gli dà fastidio e non gradisce . Vi suggerisco un utile stratagemma (funziona quasi sempre): aggiungete a tutti i cibi liquidi (latte , yogurth, minestrine) quantità piccolissime di crusca progressivamente crescenti ( ma proprio pochissimo per volta). Il bambino non si accorgerà di nulla ed introdurrà una quantità sempre maggiore di fibre. Fermatevi quando andrà di corpo una volta al giorno! Per quanto riguarda, invece, verdura e frutta spesso il bambino non le mangia volentieri ed anche un modesto aumento di questi componenti alimentari non viene accettato.
    Si possono o si devono usare lassativi o purganti in caso di stitichezza del bambino ?
    In linea di massima, la risposta è no !, perché l’uso di tali medicamenti nei bambini è difficile, in quanto è difficoltoso il loro dosaggio. Infatti talvolta le mamme , non ottenendo nessun risultato con basse dosi di lassativo o di purgante, commettono l’errore di aumentarne la quantità fino a provocare diarrea. Il purgante usato per lungo tempo può diventare causa di stitichezza una volta sospeso, perché l’intestino ha contratto l’abitudine ad essere aiutato e quindi da solo si rifiuta di funzionare. Fra i pochi farmaci concessi ci sono i lassativi osmotici (lattulosio , macrogol) che facilitano la formazione di feci morbide. Consultate sempre il medico circa il dosaggio , in quanto, specie il lattulosio, può provocare molta aria nell’intestino con relativi dolori addominali.
    Raccomandazione : sia con la crusca sia con i lassativi osmotici fare sempre BERE molto il bambino
    E’ giusto o sbagliato stimolare i bambini con clisteri o supposte ?
    Non è sbagliato! Sia la classica peretta, sia l’uso delle supposte o di piccoli clisterini di glicerina, che si trovano in commercio, possono e devono essere usati, specialmente in quei casi in cui più giorni di stitichezza hanno provocato la formazione di feci così solide tali da costituire una specie di tappo doloroso da emettere e causare anche la formazione di dolorose ragadi.
    Pur non dando in genere assuefazione è preferibile non utilizzare o sempre il clistere o sempre la supposta, ma bensì una volta l’uno, una volta l’altro.
    Nonostante tutto quanto suggerito, qualche volta capita di non riuscire a sconfiggere la stitichezza del bambino.
    A questo punto bisogna accettarla serenamente.
    Tenendo presente che la stitichezza, non dovuta cioè ad anomalie anatomiche o a malattie gravi, non compromette assolutamente la crescita e lo sviluppo del bambino.
    Giuseppe Ferrari