strano dolore colletti dentali

    DOMANDA

    Buongiorno professore, sono una signrora di 53 anni. 2 anni fa dopo una detartrasi ho accusato un dolore urente continuo in corrispondenza dei colletti dentali dei due incisivi centrali inferiori (lato linguale). Tale dolore,con alti e bassi, perdura da quel giorno della detartrasi (2 anni).
    Tutte le visite dentistiche, compreso gnatologo hanno escuso patologie dentali. Anche la visita neuorologia è stata negativa.
    Il dolore è di tipo bruciante, che aumenta parlando ma diminuisce durante i pasti e la notte.
    Ho come la sensazione di avere un’abrasione tra gli incisivi e la gengiva ogni volta che parlo. Le gengive sono perfette e non hanno mai sanguinato.
    La cosa strana è che pur lavando i denti soprattutto in quei punti, solo lì si forma un pò di tartaro (leggera retrazione gengivale). Anche questa è una strana coincidenza, perchè prima non succedeva. Di tutto questo sono veramente esasperata.
    Mi può aiutare o darmi un’indicazione di cosa fare? Grazie

    RISPOSTA

    Buongiorno. Dai dati che ha elencato è possibile solo fare ipotesi: occorre sicuramente una approfondita indagine, sia dal punto di vista anamnestico che obiettivo.
    Potrebbe trattarsi di una condizione chiamata “odontalgia atipica”, il cui trattamento è medico e che può essere addirittura aggravata da trattamenti sui denti.
    Altra possibilità è una ipersensibilità dentinale con significativa sofferenza della polpa dentale. La dentina, il tessuto che viene a essere esposto quando si scoprono i colletti, è sensibile, a differenza dello strato superficiale composto da smalto. Questa condizione può essere trattata con procedure e prodotti specifici, sia da parte del dentista che dal punto di vista delle attenzioni e dell’igiene domiciliare. La condizione presenta spesso aspetti complessi ed è influenzata da molteplici fattori. Conseguentemente, sono molte le opzioni terapeutiche disponibili, ed è spesso necessario provarne diverse.
    Sicuramente nel Suo caso un aspetto non positivo è la lunga durata dei sintomi, che, comunque, anche se l’origine del dolore non fosse tra quelle precedentemente ipotzzate, comporta la presenza di un processo di cronicizzazione del dolore. In altre parole, il dolore continuo, attraverso dei meccanismi chiamati di sensitizzazione (periferica e centrale), altera il modo stesso con cui funziona il sistema della sensibilità. Si viene ad instaurare una situazione in cui stimoli “lievi”, normalmente ben tollerati, vengono letti dal corpo come dolorosi. Ciò, evidentemente, rende le terapie più difficili.

    Guido Macaluso

    Guido Macaluso

    Professore ordinario di malattie odontostomatologiche all’Università degli Studi di Parma. Si è specializzato in odontostomatologia e in neurologia all’Università di Parma. Ha conseguito il master in Dental Sciences presso l’Università Cattolica di Lovanio (Belgio). Presso l’Università degli Studi di Parma è responsabile del programma di parodontologia, implantologia e gnatologia ed è presidente del master in […]
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