DOMANDA
Salve,ho 28 anni e da un anno e mezzo circa lavoro 6 notti alla settimana circa 12 – 13 ore per notte. Da circa 6 mesi il mio compagno e i miei amici più stretti mi dicono che mi vedono spenta, io mi sento bene anche se sono un po’ confusa su tutto e specialmente sulla mia situazione sentimentale, vorrei spesso rimanere sola ma allo stesso tempo sento il bisogno di avere qualcuno vicino, vorrei sapere se questo mio stato può essere un campanello d’allarme o se è solo uno stato passeggero, negli ultimi 2 mesi ho perso 12 kg e fino ad ora ho fatto 6 giorni di ferie. Ringrazio fin d’ora per una sua risposta.
RISPOSTA
gentile signora, lei non indica il tipo di lavoro che fa, né se è dipendente o lavora in proprio. In ogni caso, il lavoro che fa è al di fuori dei limiti previsti dalla legge, che stabilisce in tutta Europa che la durata massima dell’orario lavorativo non può eccedere 48 ore. Quindi le 70 ore di lavoro notturno che lei fa sono illegali. In Italia, inoltre, una legge in vigore sin dal 1935 (ha letto bene!) vieta alle donne il lavoro notturno. Sono previste alcune eccezioni a questa norma generale; comunque il lavoratore notturno, cioè chi fa più di 80 notti l’anno (lei, a quanto dice, raggiunge il limite in pochi mesi!) è obbligatoriamente sottoposto a sorveglianza sanitaria preventiva e periodica. La sua condizione fisico-psichica è allarmante, altro che un po’ spenta e un po’ confusa. La mancanza di sonno o la cattiva qualità del sonno e l’alterazione dei bioritmi sono associate con tutte le malattie croniche degenerative che conosciamo, in particolare con la sindrome metabolica, la cardio-vasculopatia ischemica, la depressione, i tumori. Se non ha il medico competente, si rivolga subito almeno al medico di medicina generale, che le consiglierà certamente di fare un lavoro più fisiologico.
