Stress e perdita di controllo

    DOMANDA

    Salve,
    le scrivo per parlarle della mia reazione a una situazione stressante. Sto vivendo una situazione apparentemente inoffensiva che invece mi crea stress e in questa occasione la mia mente reagisce in modi sconosciuti a me stessa: perdo il controllo delle mie emozioni e nel giro di pochi minuti arrivano a susseguirsi a raffica sensazioni ed emozioni contrastanti tra loro e questo mi causa inquietudine e disagio a cui rispondo con modi di fare che non mi rappresentano. Ho paura di diventare una sconosciuta a me stessa perché non so nitidamente distinguere le emozioni provate ne quale sia il fattore scatenante che le provochi. Chiedo se lei mi possa aiutare a capire perché ciò accade e se fosse possibile risalire alla causa del disagio.
    Grazie in anticipo

    RISPOSTA

    Gentile Signora, in base a ciò che scrive (che, a dire la verità, è molto poco…) posso dirle che le situazioni che causano “stress” possono essere tante e diversissime. Ognuno di noi reagisce in modo peculiare e ciò che può apparire stressante per una persona, per un’altra non è nulla. Lo stesso dicasi per il significato che si assegna alle situazioni di vita. Pertanto, una reazione a una “situazione apparentemente inoffensiva” – come lei scrive – può essere per una data persona estremamente angosciante, disturbante o confusiva.

    La “tempesta emotiva” che lei prova è evidentemente l’effetto di qualcosa a lei del tutto sconosciuto che, però, è sollecitato da questo evento in apparenza senza un particolare significato. In certo senso lei si sta confrontando con qualcosa che le è sconosciuto, cioè con elementi inconsci che emergono a causa di concatenazioni e tracce che andrebbero esplorate per essere comprese. L’ansia che può provare a fronte di tali situazioni è del tutto fisiologica, nel senso che è la reazione normale della mente a qualcosa di imprevisto e inquietante.

    Come lei dice giustamente, il cammino da percorrere è quello di rintracciare le cause, che possono essere molteplici, antiche o recenti, superficiali o profonde, e così via.  A tal fine la strada migliore è intraprendere una psicoterapia dinamica o una psicoanalisi, comunque previo accurato accertamento psico-diagnostico.

    Con i migliori saluti,

    Andrea Castiello d’Antonio

    Andrea Castiello Dantonio

    Andrea Castiello Dantonio

    PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA. Professore di psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso l’Università Europea di Roma, è nato a Roma nel 1954, si è laureato in psicologia con lode. Psicologo e psicoterapeuta, si occupa di psicologia clinica, psicoanalisi, psicologia del lavoro e psicologia giuridica. È consulente tecnico d’ufficio del Tribunale di Roma. Curatore della collana […]
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