Supplementazione Iodio in soggetto affetto da hashimoto

    DOMANDA

    Salve Professore e grazie per i suoi preziosissimi suggerimenti. Ho letto in un suo consulto che per migliorare la temperatura corporea in un soggetto affetto da tiroidite di hashimoto è consigliata una integrazione con iodio. Poiché mio marito (45 anni) è nella stessa condizione di temperatura molto bassa, a fronte di terapia con eutirox e con tsh ben compensato, vorrei chiederle a tal proposito come integrare lo iodio, solo con il sale iodato oppure con altri prodotti specifici? Ho letto in alcuni articoli che però negli ipotiroidei in alcuni casi potrebbe essere pericoloso supplementare con iodio. Anche per la vitamina D da lei segnalata per questo tipo di pazienti ipotiroidei come procedere?

    RISPOSTA

    Gentile Sig.ra,
    È sempre importante una corretta integrazione di iodio nella dieta soprattutto in coloro che hanno una patologia tiroidea e prendono levotiroxina. Quindi nessun pericolo ma una necessità; lo stesso vale per la vitamina D, soprattutto nel periodo invernale in cui i livelli di vitamina D scendono a causa del minore periodo di irraggiamento giornaliero. Oltre al sale iodato e alimenti ricchi di iodio, come il pesce, vi sono integratori che hanno dosi di iodio tali da consentire di raggiungere la assunzione quotidiana delle dosi raccomandate (150 mcg/die); ad esempio thirodium 100 mcg può essere un utile integratore. Il tutto sempre sotto controllo specialistico.
    Cordialmente
    prof. Andrea Fabbri

    Andrea Fabbri

    Andrea Fabbri

    Direttore dell’unità operativa complessa di endocrinologia e diabetologia dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma Nato nel 1956 a Roma, si è laureato all’Università La Sapienza e poi specializzato in endocrinologia. È direttore dell’unità operativa complessa di endocrinologia e diabetologia dell’ospedale Sant’Eugenio e del centro diagnostica e cura dell’osteoporosi al Centro traumatologico ortopedico A. Alesini. È professore associato […]
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