DOMANDA
Gentile professore, sono Giuseppe di anni 70. Come detto nel mio precedente lunedi 19 sono stato operato di cataratta occhio destro anche se già infornato dagli oculisti dell’Ospedale di Milazzo che il mio cristallino era alquanto ballerino. Purtroppo la cataratta è stata tolta ma è saltato anche il supporto dove era agganciato il cristallino opacizzato. All’ospedale di Milazzo dove è stato eseguito l’intervento mi hanno detto che fra tre settimame circa con un secondo intervento procederanno all’impianto del cristallino artificiale. Io sono molto scettico nonchè realista su questo tipo di intervento perciò Le scrivo per sapere quali difficoltà o complicazioni presenta l’intervento, quante probabilità di riuscita ci sono e qualora non riuscisse quale sarà la futura situazione condizione dell’occhio. La ringrazio per la risposta. Cordiali saluti. Giuseppe
RISPOSTA
L’intervento che verrà eseguito si chiama “Impianto secondario di lente intraoculare”. Era una operazione molto frequente negli anni ’80, quando molti operati di cataratta ancora non ricevevano un cristallino artificiale. Circa 20 anni fa fu definita la tecnica ancora oggi più usata, che consiste nel fissare il cristallino alla parete dell’occhio mediante delle suture. Le complicazioni sono rare, e includono l’emorragia intraoculare, le alterazioni meccaniche della pupilla, lo spostamento della lente impiantata. Gli studi di circa 20 anni hanno permesso di ritenere l’intervento conveniente, in quanto a lungo andare la lente a contatto risulta meno efficace se non addirittura più pericolosa.
