Svezzamento e olio extravergine d’oliva

    DOMANDA

    Buonasera dott. Vania,

    Le scrivo per chiederle se cortesemente può darmi un suo parere scientifico su un problema che riguarda il mio nipotino, che il 23 luglio compie 5 mesi e che vive a Zurigo.

    La mamma lo sta allattando esclusivamente al seno e dovrebbe iniziare lo svezzamento. In Svizzera (ma si legge anche in siti tesdeschi) dicono tassativamente di non usare l’olio extravergine di oliva spremuto a freddo perché contiene perossidi ed altre sostanze che possono danneggiare il fegato dei bambini di meno di un anno, mentre in Italia si sostiene proprio l’uso di questo olio durante lo svezzamento, soprattutto se è bio e nuovo.

    Questa disparità di pareri crea un po’ di confusione nei genitori. Potrebbe dirmi cortesemente il suo parere?

    La ringrazio per l’attenzione e mi scuso per il disturbo

    Un cordiale saluto saluto

    Ulisse Mariani

    RISPOSTA

    Gentile nonno, il suo quesito è  decisamente interessante, la ringrazio per averlo posto. Direi che i colleghi svizzeri e tedeschi hanno contemporaneamente ragione e torto. Mi spiego meglio… Per farlo, partiamo da qui: cosa sono i perossidi? Le riporto da altro sito (http://www.olivoeolio.it/olio-valutazione-della-qualita-gli-indicatori-chimici/ ): i perossidi “indicano un’alterazione di tipo ossidativo, sinonimo di degradazione ed invecchiamento, espressa in milliequivalenti di ossigeno attivo per chilo di olio (mEq O2/kg). Il limite relativo al numero di perossidi è 20, al di sopra del quale l’olio è lampante. Un valore è buono se al di sotto di 10-12; un elevato numero di perossidi evidenzia un processo di ossidazione primaria già avviato ed irreversibile, mentre un basso numero di perossidi non è necessariamente legato a qualità elevata, in quanto si può essere già in presenza della fase secondaria dell’ossidazione, in cui i perossidi si sono decomposti in aldeidi e chetoni, che danno la sensazione di rancido.”. Dunque, come capirà, i colleghi d’oltralpe hanno ragione nel temere l’olio d’oliva, perché può essere vecchio e contenere molti perossidi, ma hanno torto, perché le qualità globali dell’olio di oliva sono ottime, ed è sufficiente assicurarsi che si tratti di olio non vecchio di produzione. Mi chiedo peraltro con quale altro tipo di olio/grasso suggeriscano di sostituire l’EVO!?!

    Cordiali saluti, Prof. Andrea Vania, Pediatra Nutrizionista

    Andrea Vania

    Andrea Vania

    ESPERTO IN NUTRIZIONE PEDIATRICA. Prof. Andrea Vania, specialista in Pediatria con quarantennale esperienza in alimentazione in età pediatrica (0-20 anni) e in adolescentologia. Già Responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica del Policlinico Umberto I – Sapienza Università di Roma
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