DOMANDA
salve caro dottore, ho due domande da porvi, 1)ma e vero che la voce cambia quando i Testicol1 subiscono l’accrescimento? mi hanno detto che quando i Testicol1 completano lo sviluppo cresca anche la laringe e di conseguenza ti cambia la voce le due cose sono collegate tra loro, e vero questo fatto? 2)indipendentemente dalla causa, se una persona ha fsh LH e testosterone bassi, se per qualche periodo la persona fà delle iniezioni di fsh e Lh riportando questi due ormoni a livelli normali il testosterone aumenta a valori normali senza bisogno di iniezioni di testosterone? grazie dell’attenzione
RISPOSTA
Il primo quesito è semplice: la pubertà è un’ epoca caratterizzata da profonde trasformazioni fisiche e psicologiche conseguenti all’ aumento degli ormoni sessuali e segna il passaggio dall’ infanzia all’ età adulta. Tra tutti questi cambiamenti vi è la modificazione della voce dovuta al cambiamento delle corde vocali, che diventano più lunghe e più spesse.
Il secondo quesito prevederebbe una risposta molto tecnica ed articolata. Provo a riassumerla all’ essenziale ma ammetto che non è una spiegazione semplice, che rimando al suo medico sulla base anche della specificità del caso che non conosco.
Se c’ è, nel maschio, un sospetto di ritardo puberale , la terapia sostitutiva va effettuata evitando la precoce chiusura delle cartilagini di accrescimento. Si inizierà pertanto con basse dosi di esteri di testosterone (si tratta di punture intramuscolo di 50-100 mg ogni 3-4 settimane nel primo ciclo di terapia) e generalmente dopo i 16 anni. Dopo i primi 6 mesi di terapia è utile una sospensione per altri 6 mesi con una rivalutazione clinica ed ormonale per consentire la diagnosi differenziale tra il semplice ritardo puberale e l’ ipogonadismo ipogonadotropo (difetto dell’ ipofisi che non produce gonadotropine con conseguente mancata stimolazione del testicolo). Una ragionevole alternativa consiste nell’ iniziare la terapia con gonadotropine (le iniezioni in questo caso sono 1-2 volte la settimana) con il vantaggio di un aumento del volume e della struttura testicolare. L’uso anche prolungato di testosterone non preclude tuttavia la possibilità di un’adeguata risposta testicolare ad una successiva stimolazione con gonadotropine e non compromette pertanto la fertilità futura.