tachicardia

    Pubblicato il: 12 Marzo 2011 Aggiornato il: 12 Marzo 2011

    DOMANDA

    Dottor Cipolla buongiorno, io ho 31 anni e vorrei un suo parere riguardo ad un mio “problemino”.Premetto che fin da piccola ricordo momenti in cui il mio cuore palpitasse,in condizioni di tranquillità, comunque brevissimi momenti.Due anni fa’,ho cominciato ad avere credo una vera tachicardia,sempre in condizioni di tranquillità,in periodi radi,ma per me troppo frequenti.Si manifestava sempre sul posto di lavoro,nel momento in cui io mi abbassavo completamente in avanti e mi rialzavo.Se non mi fermavo completamente poteva durare anche un’ora.Ma non mi spaventava molto,perchè respiravo quasi normalmente e riuscivo a continuare il mio lavoro.Io lavoro in un macello.Finchè ho deciso che forse dovevo fare un controllo,e proprio la mattina del giorno della visita dal cardiologo che è avvenuta nel pomeriggio,ho avuto un attacco fortissimo,senza dolori ma da allora ho preso uno spavento che certo non mi aiuta a calmarmi.La visita è andata bene,ho messo l’holter,ma non è servito.Preoccuparmi?

    RISPOSTA

    Cara signora,

    in linea di massima le aritmie che “si sentono” non sono mai pericolose, e le sue sembrano crisi di tachicardia parossisitica sopraventricolare, o di fibrillazione atriale, o di tachicardia sinusale. Tutte condizioni benigne e non legate ad una cardiopatia, anche se a volte molto sintomatiche e fastidiose, sopratutto se poi uno “se le aspetta”! Che l’Holter non abbia fatto vedere nulla è un classico; se non si prende proprio la crisi il tracciato è spesso del tutto normale per tutte le 24 ore. Ha fatto un ecocardiogramma ? Controllato tiroide e potassio ? Credo comunque che le sue crisi siano funzionali, cioè che non abbiano una base organica. Spesso potassio e magnesio servono a ridurle, così pure come la tranquillizzazione e la attività fisica di rilassamento. Si metta in mano ad un cardiologo, ma solo per scrupolo, per stare tranquilla. Un caro saluto. Dott Carlo Cipolla