Tachicardia parossistica sopraventricolare

    Pubblicato il: 12 Aprile 2010 Aggiornato il: 12 Aprile 2010

    DOMANDA

    Gentile Dottore,
    ho 25anni. Mi sono recata al Pronto Soccorso per via di una tachicardia dopo pranzo: lì, in seguito ad una manovra sul collo che non ha abbassato i battiti (160) mi è stato somministrato isoptin(2fl). La diagnosi è stata di tachicardia parossistica sopraventricolare. La sensazione di cardiopalmo è durata ca 20 minuti, si è conclusa con la somministrazione del farmaco, ma il ritmo cardiaco è rimasto molto alto (125) per tutta la giornata. I miei esami del sangue sono a posto, non fumo, ma ho sempre avuto un battito accellerato anche a riposo (ca 90 battiti) e diversi familiari (padre, nonna paterna) hanno una storia di ipertensione, aritmie cardiache e disturbi dell’apparato digerente (ernia iatale). Già il giorno seguente l’episodio – unico che mi sia mai accaduto – non accusavo nessun disturbo, devo fare ulteriori accertamenti? grazie.

    RISPOSTA

    Gentile signora,
    le tachicardie parossistiche sopraventricolari sono le aritmie tipiche delle persone giovani, e non sono in genere associate ad alterazioni cardiache. Sono dovute ad una via elettrica “in più”, oltre alle normali vie del cuore. Il suo battito accelerato di base non è da mettere in relazione con l’episodio, ma il consiglio è quello di fare un ecocolor doppler cardiaco, in modo tale da escludere qualsiasi coinvolgimento strutturale del cuore. Se le crisi dovessero ripresentarsi, sarà opportuno sentire il parere di uno specialista.

    Cordiali saluti
    Dr. Paolo Della Bella