TAS,fosfatasi alcalina alta, febbricola da 4 anni

    DOMANDA

    Dottore buongiorno, questo è il quarto anno che mio figlio (14 anni) riporta febbri più o meno alte (37,3-37,7 max)sempre accompagnate da TAS e fosfatasi alcalina altina (ma non elevatissima), qualche volta accompagnata da tampone faringeo positivo(pseudomonas aeruginosa, 2 volte staphylococcus aureus),qualche volta no. Il medico, soprattutto negli ultimi anni, non ha mai rilevato tonsille ingrossate ma gola arrossata, più raramente placche. Nell’arco del tempo il fenomeno è diventato più frequente e resistente ad ogni tipo di atibiotico finché a Dicembre 2010 l’otorino, spiegandomi che sicuramente dipendeva da infezione interna alle tonsille (anche se il mio medico non aveva rilevato apparenti problemi)dopo aver effettuato alcune analisi (TAS 475, fosfatasi alcalina 325, gammaglutamiltransferasi a 5, monociti a 10) ha provato ad effettuare una “bonifica” delle tonsille (1 pasticca di azitromicina da 500 a settimana x 3 mesi) e da fine marzo ad oggi il ragazzo non ha più avuto nulla (alcuni valori abbassati pur rimanendo superiori alla norma (TAS 312,fosf. alc. 209, gammaglut 6, monociti 9,8). Oggi il fenomeno si è ripresentato e non abbiamo risolto né con cura di Azitromicina di 3 giorni né con aggiunta di 3 giorni di betametasone fosfato da 1 mg (mio figlio è alto 1,73 e pesa 67 kg); secondo lei il fenomeno può veramente dipendere dalle tonsille e conviene operarlo oppure cosa consiglia? La ringrazio anticipatamente per la risposta. Cordialmente. Alexia

    RISPOSTA

    gentile signora, come lei ben saprà su questa rubrica npn vengono trattati casi clinici particolari soprattutto perché non è possibile che internet sostituisca la valutazione clinica del paziente e tutto ciò che ruota intorno al rapporto medico paziente. detto questo le posso però dire che le affezioni tonsillari possono essere portatrici, in pazienti predisposti, di problematiche importanti. vale per tutti l’esempio di un paziente che ogniqualvolta aveva una faringite febbrile si scatenavano dei fenomeni importanti di rabdomiolisi (presenza in circolo di proteine muscolari). tali episodi non si sono più presentati una volta effettuata la tonsillectomia. quello che posso consigliarle è far visitare il paziente ad un valido internista che possa anche consultarsi con un otorino di sua fiducia. cordiali saluti. giorgio bandiera

    Giorgio Bandiera

    Giorgio Bandiera

    SPECIALISTA IN MICROCHIRURGIA DELLE CORDE VOCALI. Responsabile dell’unità operativa di chirurgia endoscopica rinosinusale dell’ospedale Sant’Andrea di Roma. Specialista in otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale e foniatra, è docente di otorinolaringoiatria all’Università La Sapienza di Roma. Si occupa prevalentemente di chirurgia endoscopica rinosinusale, microchirurgia delle corde vocali, chirurgia del collo e delle apnee notturne.
    Invia una domanda