DOMANDA
Salve dottore, ho letto l’articolo in cui rispondeva a domande sulle tecniche per ringiovanire il viso e dove evidenziava la “pericolosità” di utilizzo di peeling chimici forti, di raggi laser e luce pulsata, poiché provocano un danno termico irreversibile alle strutture del derma, con conseguente peggioramento, nel tempo, dell’aspetto della pelle. Ora, vorrei chiederle un parere su altre due tecniche: botulino e fili di trazione. In particolare, i fili (che, oltre alla lieve trazione, dovrebbero avere un effetto rigenerativo sul collagene, grazie ai “conetti” di acido polilatico), provocano anch’essi un effetto “rebound”? Cioè vanno a favorire una maggiore lassità della pelle e ptosi, una volta esaurito il loro effetto? Se permette, vorrei porle anche un’altra domanda: il micropeeling (lei consiglia il Glicosal di Most) può essere indicato per la pelle matura (47 anni) e secca di un soggetto psoriasico? In caso affermativo, potrebbe indicare modalità e tempi di utilizzo del Glicosal? Grazie per la sua cortese risposta.
RISPOSTA
Gentile, se le tecniche che hai citato sono ad esito negativo anche le nuove citate non portano salienti benefici nel tempo.
Il botulino ad esempio se vien utilizzato di tanto in tanto per paralizzare i muscoli mimici può essere utile se così piace.
Se invece viene utilizzato di continuo per tenere sempre paralizzati i muscoli finisce che questi , perso il movimento si riassorbano e si trasformino in grasso. Una cosa sconveniente.
Se invece di bruciare, paralizzare, infilare , stimoliamo la cute con il Micropeeling e/o altre tecniche di Dermatologia Rigenerativa, abbiamo molte opportunità per migliorare il nostro aspetto. Un caro saluto Prof. M. Monti
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