Tempi e quantità per problemi di cocaina

    DOMANDA

    Gentile dottoressa,
    1 Dopo quanto tempo e con quante quantità consumate la cocaina può dare problemi cardiovascolari e/o disfunzione erettile permanente?
    2 parlo di disfunzione erettile permanente perché ho letto qualcosa del genere su internet. Personalmente quando uso la cocaina spesso ho problemi di erezione che però scompaiono quando l’effetto svanisce. E’vero che la cocaina può dare disfunzione erettile irreversibile? In quali casi?
    Ho 46 anni e dopo una vita di consumo saltuario da circa un anno consumo quasi ogni fine settimana da mezzo a un grammo alla volta. Nel fine settimana eccedo anche un po’ con l’alcol (questo dall’età di 15 anni) , fumo 4-5 sigarette in media al giorno ma pratico attività fisica costante e regolare, mangio molta frutta e verdura e bevo 1,5 litri di acqua al giorno. Esami del sangue a posto a parte leggero colesterolo alto. Non sono sovrappeso.
    3 in questo quadro ritiene che il consumo che faccio di cocaina alcol e fumo possa causare difficilmente problemi cardiovascolari e/o di impotenza irreversibile, vista la mia buona forma e l’attività fisica regolare? Credo che essa possa mantenere elastiche vene e arterie no? Si può dire che nel mio caso sono a basso rischio ?
    Grazie mille

    RISPOSTA

    Ho già ricevuto, sempre su questa rubrica, una richiesta di consulenza molto simile alla sua alcuni anni fa. Le riassumo perciò quanto già scritto in passato . Il quesito potrebbe essere così riassunto :
    una vita “sana e regolata” può annullare gli effetti negativi della cocaina? Ovviamente no è la prima risposta che mi viene da darle, anche se cercherò di spiegarmi meglio. L’utilizzo di qualsiasi sostanza stupefacente determina danni in relazione sia alla sostanza in sé che alla quantità assunta, ma anche in relazione alle condizione di salute del soggetto, ai suoi stili di vita, ai comportamenti tipici e, non ultimo, verosimilmente, anche alla genetica. In linea generale si può dire che i danni della cocaina a livello vascolare, ( cardiaco o cerebrale) sono maggiori nel momento in cui la sostanza viene assunta, ma non si può definire un quantitativo di cocaina “innocuo”. Questo perché consumare cocaina può determinare dei danni più o meno gravi a seconda dell’età, dei farmaci o delle sostanze che si assumano,della costituzione fisica, della situazione sanitaria del soggetto, ecc ecc. Ad esempio una blanda patologia cardiaca anche scarsamente sintomatica può essere precipitata dall’assunzione di cocaina. Quanto alla prevenzione delle patologie cardiovascolari si deve poter identificare il più precocemente possibili una serie di concause, cioè di patologie o di comportamenti a rischio, che singolarmente possono essere in sé e per sé non sufficienti a causare un ictus o un infarto, ma associati e prolungati nel tempo possono portare ad eventi di gravità elevata. Per cui assumere cocaina in un’età non più giovanissima, anche se in quantità non ingenti , in situazioni in cui ci possono essere associazioni di vari fattori di rischio per malattia coronarica o altre manifestazioni aterosclerotiche quali fumo, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, familiarità per cardiopatie, significa potenziare enormemente il rischio che la cocaina faccia precipitare una situazione in precario equilibrio.

    Antonia Cinquegrana

    Antonia Cinquegrana

    MEDICO INTERNISTA E PSICOTERAPEUTA. Responsabile del Centro Cura Cocaina di Brescia. Negli ultimi 25 anni ha progettato e diretto significative sperimentazioni inerenti il trattamento ambulatoriale della dipendenza da cocaina particolarmente dedicate ai soggetti cocainomani integrati socialmente, raccogliendo la più ampia casistica italiana in materia. Nel 2015 ha ideato il Centro Clinico Cura Cocaina, rivolto a […]
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