tendinite alle mani

    Pubblicato il: 5 Marzo 2010 Aggiornato il: 5 Marzo 2010

    DOMANDA

    Gentile dottor guarino, sono un architetto di 57 anni, faccio una vita, purtoppo, molto sedentaria,e da sempre soffro di cervicale senza aver avuto mai sintomi significativi. Da qualche tempo avverto, in special modo la mattina, ma anche nel resto della gioranata un leggero gonfiore e intorpidimento delle dita, soprattutto nelle articolazioni delle ossa metacarpali e delle falangi, che non hanno più movimenti fluidi,ma per così dire “scattano”. Avverto inoltre un indolenzimento dei tendini(credo)dell’avanbraccio e dei gomiti, vorrei avere se possibile un suo parere e eventualmente che accertamenti dovrei fare per risolvere il problema. la ringrazio già da ora per la cortese attenzione che mi ha dedicato
    Mario

    RISPOSTA

    Il dito a “scatto” e’ espressione di un ispessimento di porzione del tendine flessore di un dito della mano che rende difficile il suo scorrimento sotto una particolare guaina.Cio’ determina una interruzione del suo movimento accompagnato a dolore. E’ dovuto a un processo degenerativo secondario a movimenti ripetitivi o a involuzioni talvolta senza spiegazioni precise. Prima di arrivare ad un intervento chirurgico di sezione di tale guaina,si puo’ provare con infiltrazioni peritendinee di preparato steroide retard.
    Ritengo comunque indispensabile una valutazione specialistica ed eventualmente strumentale (ecografia).
    Distinti saluti

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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