Terapia biologica Micoplasma ed escherichia coli

    DOMANDA

    Gentile dottore, un anno fa senza sintomi avevo nel tampone vaginale l’ureaplasma urealyticum poi, avendo letto qui sul sito le sue risposte sull’argomento, ho preso a cicli un po’ saltuari qualche confezione di normogin e di intilac. Ripetuto questo luglio il tampone, stesso risultato. La ginecologa notando ancora Pap Test ASCUS e ancora flogosi vaginale  (io sempre senza sintomi) mi convince a prendere un ciclo di azitromicina insieme a mio marito, risultato: oltre a quello ora ho anche l’escherichia coli. Allora vorrei una terapia biologica fatta bene, ho appena letto il suo libro sulle vaginosi e vedo che nei vostri ambulatori si utilizzano da diversi anni i preparati di lattobacilli piu’ adatti insieme, immagino, agli acidificanti di cui parla. Poiche’ vivo molto molto distante,  sarebbe possibile acquistarli? oppure continuo (per i 4 mesi da lei citati) con i prodotti commerciali di cui sopra? o ne  esistono degli altri magari con vitamina C od oli essenziali? E per il partner? Grazie in anticipo

    RISPOSTA

    La terapia per la vaginosi, perché di questo si tratta nel suo caso, prevede tempi lunghi di trattamento mediante presidi biologici. Da un punto di vista etico, su questo sito non è possibile citare nomi commerciali di prodotti terapeutici. Segua, perciò, le indicazioni che ha trovato sul mio testo, che raccomandano l’utilizzo di lattobacilli e acidificanti per via locale a cadenza quotidiana per almeno 4-5 mesi. Quando, poi, eseguirà il controllo post-terapia, non dimentichi di raccomandare la misura dell’acidità vaginale (pH), che è il parametro che meglio esprime il ristabilirsi o meno di un normale ecosistema vaginale.