DOMANDA
Egr. Prof, vorrei cortesemente sapere se il radioiodio somministrato a seguito di diagnosi di carcinoma papillare della tiroide può essere causa a lungo termine ( e se si in quale dose) di altri tumori solidi o del sangue e se ci sono sostanze (ad es ho sentito parlare dell’estratto di Ginkgo Biloba) in grado di esercitare una valida azione protettiva sull’organismo.
Grazie.
RISPOSTA
Solo rarissimamente il radioiodio può essere causa di secondi tumori. Inoltre questa evenienza si verifica, ripeto raramente, solo dopo la somministrazione di molte dosi successive di radioiodio. Dopo una sola somministrazione non sono descritti secondi tumori.
Furio Pacini
ESPERTO IN TUMORI DELLA TIROIDE. Professore ordinario di endocrinologia, titolare della cattedra di endocrinologia presso la facoltà di Medicina dell’Università di Siena dov’è direttore del dipartimento di medicina interna, scienze endocrino-metaboliche e biochimica. Direttore della struttura complessa di endocrinologia dell’Azienda ospedaliera universitaria senese. Nato a Livorno nel 1947, si è laureato in medicina nel 1973, […]
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