DOMANDA
Gentile dottore, mio padre, 72 anni da questa estate per un riscontro occasionale ha scoperto di avere un mieloma multiplo con componente monoclonale IgA lambda che poi rapidamente si è aggravato con una severa insufficienza renale( creatinina fino a 9,1). E’ stato sottoposto a cicli di cortisone (desametasone 40 mg/die) e bortezomib. Alla seconda somministrazione di velcade ha però sviluppato una leucoencefalopatia posteriore transitoria aggravata anche da una piccola emorragia cerebrale frontale ( al tempo era scoagulato per assunzione di coumadin essendo fibrillante) per cui si è passati alla terapia con revlimid + desametasone che ha fatto per cinque cicli ed ha finito 2 mesi fa. I valori erano rientrati tuttinella norma, sia la cfreatinina che le Ig ma adesso ricominciano a salire le Bence-Jones (Ig lambda 141 sulle urine delle 24 ore)per cui l’ematologo ha proposto eventualmente di provare a rifare il bortezomib a dosi ridotte ed intramuscolo così da avere minori effetti collaterali. Inutile dire che noi siamo terrorizzati dall’idea di ripercorrere le complicanze di questa estate per cui le chiedo, c’è la possibilità che si riverifichi l’encefalopatia? Ed eventualmente, non è possibile continuare con la lenalidomite o ci sono controindicazioni all’uso continuativo di questo farmaco? La ringrazio tantissimo per la risposta che vorrà darmi e le invio distinti saluti.
RISPOSTA
Buongiorno. Mi scuso per il ritardo della mia risposta.
Per quanto riguarda la leucoencefalopatia posteriore transitoria (la cosiddetta sindorme PRES), essa rappresenta un effetto collaterale estremamente raro della terapia con bortezomib (ci sono solo 2 segnalazioni in letteratura, la prima del 2010 e la seconda del 2013). Non so dirle quale sia il rischio di una sua ripresentazione con dosi minori e con somministrazione i.m…. ma credo che nessuno sia in grado di dare una risposta certa. Quanto alla lenalidomide, non ci sono controindicazioni al suo uso continuativo, ma se i suoi ematologi hanno ritenuto di riproporre il bortezomib è possibile che dispongano di elementi clinici e di laboratorio tali consigliare questo shifting terapeutico