Terapia Ormonale

    Pubblicato il: 21 Marzo 2011 Aggiornato il: 21 Marzo 2011

    DOMANDA

    Mia zia si è sottoposta nel 2007 ad un intervento chirurgico di Quadrantectomia con Dissezione Ascellare Completa per carcinoma tubulare misto di mammella sinistra G1, N+ 1/23,presso ospedale Oncologico “Mater Dei” di Bari.Dopo intervento chirurgico,si è sottoposta a radioterapia sulla mammella residua e sulla cicatrice e, a chemioterapia adiuvante con Epirubicina.Ad aprile 2008 ha iniziato ormoterapia con assunzione di TAMOXIFENE per 3anni(sino ad ora!) associata al LETROZOLO(iniezioni).Pochi gg fa,le è stata prescritta una cura che sostituisce il Tamoxifene agli INIBITORI DI AROMATASI,da assumere sempre con le iniezioni di Letrozolo,da eseguire per 2 anni.La domanda è:a mia zia all’inizio della terapia ormonale le fu prescritto di assumere Tamoxifene per soli 2anni,invece il medico ha fatto prolungare per 1altro anno,mi chiedo:quali complicazioni nell’organismo è possibile che siano sorte con il prolungamento della terapia?La terapia nuova che dovrà fare ora è corretta o no?grazie!

    RISPOSTA

    La terapia che stanno applicando è corretta e anche la somministrazione di Tamoxifene può variare fino a cinque anni. Esso ha valore contro i rischi di recidiva. Stia tranquilla e la zia segua fiduciosa le indicazioni terapeutiche dei medici curanti.

    Un affettuoso auguurio

    Umberto Veronesi