terapia ormonale

    DOMANDA

    Salve dottore,mio padre a seguito di un tumore circoscritto alla prostata,nel luglio 2008 ha subito una prostatectomia radicale.Dopo 5 anni a seguito di radioterapia,gli viene diagnosticata una recidiva biochimica e gli viene prescritta una cura ormonale.Ad ottobre 2013 inizia questa cura,che consiste in una puntura mensile di Firmagon 80, ed il PSA ad aprile 2014 scende fino a 0,005.Qualche giorno fa,il 21 luglio 2014,il PSA risulta 0,04.Ora volevo sapere se a seguito di questo aumento del PSA,si puo’ dedurre che mio padre sia diventato resistente a tale terapia,ed eventuali rimedi.Un’altra domanda riguarda le aspettative di vita media,dopo che un soggetto diventa ormonoresistente.Grazie in anticipo.

    RISPOSTA

    Buongiorno. Innanzitutto sarebbe utile sapere l’età ed almeno l’esame istologico definitivo dell’intervento di Papà.
    Detto questo il rialzo non è assolutamente preoccupante, al momento è solo da seguire nel tempo e riaggironare la situazione ogni 3 mesi circa.
    Sicuramente ogni volta che si inizia la terapia ormonale si inizia pure l’ormonoresistenza ma in questo caso non c’è, al momento, da preoccuparsi.

    Carlo Introini

    Carlo Introini

    ESPERTO IN CHIRURGIA URO-ONCOLOGICA E RICOSTRUTTIVA. Responsabile del dipartimento di urologia del gruppo Policlinico di Monza, sedi di Alessandria e Vercelli. Nato a Savona nel 1966, si è laureato in medicina nel 1993 e si è specializzato in urologia nel 2000. È segretario nazionale dell’Auro, Associazione urologi italiani. Attualmente Direttore S S A Urologia Ospedale […]
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