terapia per metastasi ossea da carccinoma mammario

    Pubblicato il: 9 Marzo 2012 Aggiornato il: 9 Marzo 2012

    DOMANDA

    Ho sessant’anni, nell’ottobre 2010 ho eseguito quadrantectomia e successivo scavo ascellare per carc.dutt.infil. 0,9 cm. e solo il sentinella con plurimicrometastasi. I medici consultati erano divisi su chemioterapia e Femara. Purtroppo ho deciso per Femara ed oggi mi ritrovo, forse, con un tumore osseo alla II e III costa.A metà aprile devo ripetere la TAC, la prima fatta a dicembre non dava esito certo. I marcatori tumorali e la PET eseguiti a gennaio erano negativi.
    Questi mesi di attesa per me sono stati devastanti, perchè mi attribuisco la colpa della scelta errata della terapia e perchè penso che per me questo sarà l’inizio di un calvario che mi porterà alla morte perchè so che il tumore osseo non è curabile e che con il passare del tempo invaderà altri organi.
    Ora, un oncologo, convinto che si tratti di metastasi ossea, mi prospetta già la chemioterapia; per un secondo, sarebbe meglio la terapia ormonale.
    Sarò costretta a scegliere ancora io la terapia, rischiando di scegliere quella sbagliata? Dottore, quale mi consiglia? Grazie

    RISPOSTA

    Non credo che si tratti di un errore terapeutico. Primo: attenda l’eventuale conferma della natura tumorale del reperto alle coste. Non è detto che si tratti di una lesione tumorale, e se lo è non è detto che derivi dal tumore mammario. Secondo: difficile anzi improbabile che la scelta di Femara invece di chemioterapia possa avere “creato” un’eventuale progressione di malattia.
    Non credo che debba attribuirsi una colpa, Femara è un farmaco molto efficace e utile e il margine di guadagno iniziale con la chemioterapia probabilmente non era alto visto che Le è stata proposta la scelta.