Terrore immotivato.

    Pubblicato il: 18 Settembre 2015 Aggiornato il: 18 Settembre 2015

    DOMANDA

    Gentile Dottoressa, mi scuso per il disturbo…

    sono semplicemente una confusa ragazza di 16 anni che vuole ricevere una risposta in seguito allo strano episodio di cui le sto per raccontare.

    Mentre passo una splendida serata con il mio ragazzo, parlandogli come di solito amo fare, inizio a sentire che qualcosa non va. Subito attribuisco la colpa alla forte ansia che, come di tanto in tanto fa, viene a tormentarmi…ma non capisco, non c’è alcuna motivazione questa volta. Non può essere.

    Cerco di non distrarmi e continuo ad ascoltare il mio ragazzo che questa volta ha preso parola…ma, no, non riesco a concentrarmi su ciò che dice. Una strana paura non fa altro che crescere, tutto inizia a spaventarmi, mi paragono alla classica sciocca ragazzina dei film Horror e provo terrore anche per il mio stesso ragazzo che intanto continua a parlarmi serenamente. Gli ripeto più volte che qualcosa non va, mi copro il volto con le mani, cerco di respirare profondamente e poi scoppio a piangere, sento di dover tirare fuori tutto quel terrore che mi si è insediato dentro in pochi secondi. Il mio ragazzo cerca di capire cosa non va e, spaventato, mi tiene stretta…ma riesco a calmarmi da sola. Non ho neanche pianto così tanto. Mesi fa mi è successa la stessa IDENTICA cosa…ma ancora non capisco. È come se volessi essere tranquillizzata e sentir dire che tutto sta continuando ad andare bene. Sento di essere vicina alla risposta…ma non riesco ancora ad afferrarla. Perchè mi è accaduto tutto questo? Perchè provo terrore per cose inesistenti o per semplici persone? Perchè voglio essere rassicurata pur essendo consapevole che tutto sta andando bene in quel momento? Può essere collegato alla mia ansia e/o al mio ragazzo?

    Grazie per la pazienza e buona giornata/serata.

    RISPOSTA

    carissima, non posso sapere perché le sta accadendo questo, credo sia necessario che lei si rivolga ad uno psicoterapeuta che sia abilitato all’uso dell’EMDR. Dal suo racconto sembra che ci sia un’ansia profonda, antica che prenda il sopravvento creando un’alterazione funzionale del suo neurovegetativo creando degli effetti di alterazione percettiva. Capisco che lei sia spaventata ma credo sia unicamente ansia.

    In bocca al lupo