Test 2proPSA e phi

    Pubblicato il: 18 Luglio 2013 Aggiornato il: 18 Luglio 2013

    DOMANDA

    Gentile Professore, ho 70 anni e nel maggio 2012 pur non avendo alcun problema, su consiglio del mio medico di base, ho eseguito il test PSA con i seguenti valori: F.1,61/T.12,53 = R.13. Ho poi effettuato un’ecografia transrettale, che ha evidenziato due piccole zone ipoecogene. Mi sono sottoposto a visita urologica e in seguito a biopsia, 12 prelievi, che presentava due PIN di alto grado in zona mediale basale lobo sn. ed in apice laterale lobo sn. Terapia consigliata AVODART una cp. /die e XATRAL 2,5 mg la sera,farmaco che già assumevo come ipotensivo consigliato dal Cardiologo, che non mi ha mai dato effetti collaterali, con invito ad effettuare PSA ad intervalli trimestrali che, se stabile o in calo non avrebbe richiesto ulteriori indagini, se, invece , in rialzo, nuova ulteriore biopsia di saturazione. In data 24/10/12 il PSA era F.0,71/T.8,70=R.8 poi in data 25/3/13 F.0,81/T.10,3=R.8. Dal 1^ maggio, di mia iniziativa , ho smesso di assumere AVODART per i pesanti effetti collaterali. Infine, in data 19/6/13, in assenza di farmaci, i valori del PSA risultavano: F.0,9/T.9,7=R.9. Già da tempo avevo sentito parlare di un nuovo test per evitare altre biopsie: il 2proPSA e phi, ritenuto più selettivo e attendibile. Cosa ne pensa? A tutt’oggi non ho alcun problema. Era necessario tutto ciò? Non sarebbero sufficienti ispezioni periodiche ed eventuali ecografie prostatiche? Cosa mi consiglia di fare? La ringrazio e Le porgo cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Egregio signore,
    purtroppo, nè l’esplorazione rettale nè altri test sono in grado di risolvere i suoi problemi! Nel momento in cui si “accetta” di fare il PSA si deve anche “accettere” il rischio intrinseco di dovere poi fare una biopsia. Personalmente, a questo punto, anzi, le consiglio di ripetere la biopsia e, sempre per quel che mi riguarda, la dovrebbe fare a 24 prelievi.
    Cordiali saluti,
    Filiberto Zattoni