TEST MALATTIE AUTOIMMUNI

    Pubblicato il: 15 Marzo 2019 Aggiornato il: 20 Marzo 2019

    DOMANDA

    Buongiorno, sono una donna di 45 anni. A settembre ho avuto un episodio tuttora rimasto inspiegato. Il tutto è iniziato con un gonfiore a mani, piedi e bocca, con puntini rossi in tutte queste zone, il mio medico di base in prima battuta ha ipotizzato una malattia esantematica. I sintomi sono peggiorati e ho iniziato a gonfiarmi ovunque, a quel punto il medico ha ipotizzato un allergia e mi ha dato la relativa cura. Non avendo avuto miglioramenti, ma anzi il gonfiore era ormai invalidante in quanto non potevo compiere le normali attività, dopo tre giorni mi è stato prescritto il cortisone e ho iniziato a migliorare. Quando mi sono ripresa sono andata a fare una visita da un reumatologo che mi ha prescritto i test per malattie autoimmuni.
    i risultati sono stati:
    Anticorpi antinucleari (ANA) positivo, titolazione: 1280 (positivo >160)
    Pattern:omogeneo, titolazione 2: 320 (positivo>160)
    Pattern 2: CITOPLASMATICO
    Ena screen: 6, positivo >1)
    C1inibitore 0,27 range 0,21-0,39
    C3 complemento: 83 valore minimo 90
    C3 complemento: 8 valore minimo 17
    PCR 0.20
    A questo punto il reumatologo mi ha prescritto i test di secondo livello che sono risultati tutti negativi.
    Il medico, professore universitario e direttore del reparto di reumatologia della clinica universitaria, mi a liquidato con queste parole: con questi valori lei dovrebbe stare malissimo, siccome io posso curare i sintomi e non le analisi torni se dovesse risentirsi male. Le chiedo, veramente non c’è altro che si può fare? Io se possibile vorrei evitare che mi ricapitasse…
    Grazie per l’attenzione.

    RISPOSTA

    Gentile signora, ciò che Lei scrive è molto interessante e la Sua condizione deve essere tenuta sotto osservazione. Purtroppo i dati che Lei fornisce sono incompleti e non permettono considerazioni conclusive o ipotesi diagnostiche affidabili. In ogni caso, l’ipotesi diagnostica che potrà essere formulata deve tenere conto della Sua storia clinica e dei risultati delle indagini da Lei effettuate, eventualmente integrati da accertamenti di approfondimento. Giovanni Minisola

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    Prof. Giovanni MINISOLA

    Ospedale Internazionale “Salvator Mundi” – Roma

    Presidente Emerito della Società Italiana di Reumatologia

    Direttore Scientifico Fondazione Ospedale “San Camillo-Forlanini” – ROMA

     

     

    Giovanni Minisola

    Giovanni Minisola

    Direttore Scientifico Fondazione Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, Primario Emerito di Reumatologia dell’Ospedale San Camillo di Roma, Presidente Emerito della Società Italiana di Reumatologia e Accademico dell’Accademia Lancisiana. Laureatosi con lode nell’Università di Roma, è specialista con lode in Reumatologia, Medicina Interna, Angiologia e Fisiatria. È autore di oltre duecento lavori tra volumi e articoli […]
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