DOMANDA
Buongiorno Dottore,
sono un uomo di 36 anni, dopo una forte infezione ad un dente (forte gonfiore trattato con iniezioni di penicillina e compresse di cortisone) nell’Aprile 2015 con ecografia mi è stato riscontrato “a carico del lobo di destra formazione nodulare mista di mm 27x18x24, isoecogena con aree anecogene contestuali e vascolarizzazione prevalentemente perinodulare”.
Con prelievo di sangue risultavano TSH 4,310 e TG 85,39 alterati e mi veniva diagnosticato ipotiroidismo.
In seguito, ho eseguito ago aspirato con referto citologico “TIR 1C nodulo cistico”.
Ho iniziato una terapia farmacologica con Eutirox 100, poi Tiche 88, poi Tiche 100.
Ad oggi, dopo vari controlli e altri due ago aspirato la situazione è la seguente.
Il nodulo risulta “complex di dimensioni mm 16,3×11,8×12,2, normale vascolarizzazione intraparenchimale e senza aumento del segnale vascolare contestuale”.
Tuttavia, riscontro forte astenia, stanchezza eccessiva sin dal mattino, frequenti mal di testa, nausea, sensazione di vomito (soprattutto in mezzi di trasporto), perdita di equilibrio, difficoltà a restare in piedi fermo per lungo tempo, episodi di insonnia, nervosismo, sensazione di ipertensione, il tutto spesso associato a sensazione di vero e proprio dolore a carico della tiroide.
Per questo mi venivano prescritte altre analisi, tra cui ACTH e cortisolo sierico (ore 8) e urinario (24h). Risultava ACTH pari a 75,8 pg/ml oltre i limiti.
Dopo qualche settimana ho ripetuto l’ACTH e sono in attesa dei risultati.
Vorrei un suo parere, poichè nonostante mi venga ripetuto che ormai la situazione tiroidea sia sotto controllo per l’assunzione dei farmaci, la mia qualità della vita si è enormemente abbassata e modificata.
Mi sento troppo stanco per l’età che ho e il mio lavoro non è di quelli usuranti.
Tuttavia, per via di questi sintomi continui, soprattutto le sensazioni fisiche localizzate a livello della tiroide, il mio umore è cambiato, sono diventato molto solitario, non ho pazienza, mi infastidiscono molto i rumori e le situazioni anche lievemente stressanti. Il tutto incide anche sul mio lavoro, dovendo stare a contatto con colleghi e pubblico.
Ora è risultato anche questo ACTH alterato. Cosa può essere la causa di tutto ciò?
Ho sentito parlare di tecniche di ablazione o alcolizzazione. Possono giovarmi?
Come posso tornare a sentirmi bene e a sentirmi quella persona socievole e allegra di una volta?
Le chiedo un aiuto e un parere. Grazie.
RISPOSTA
Caro lettore,
se il TSH è nella norma, nessuno dei suoi sintomi è da imputare alla tiroide. Il nodulo si è ridotto dopo l’agoaspirato e non penserei a nessuna tecnica ablativa, che non è indicata in questo contesto. L’ACTH può elevarsi in condizioni di stress (come mi sembra la sua) e in ogni caso va valutato in corso di visita medica insieme alla cortisolemia. In ogni caso difficilmente i suoi sintomi sono da ascrivere a gravi disfunzioni endocrine.
Cari saluti
Prof. Alfredo Pontecorvi