DOMANDA
Gentile dottore, prima di tutto vorrei ringraziarla della disponibilita’ e del tempo che vorra’ dedicarmi. Ho 33 anni e da tempo soffro di tiroidite ma non seguo nessuna terapia perche’ i valori sono nella norma, tranne gli anticorpi Ab antiperossidasi che hanno valori altissimi. Il ginecologo mi ha detto che questi alti livelli di anticorpi possono creare problemi sia per il concepimento che per il buon esito della gravidanza, pertanto a questo proposito le pongo le seguenti domande:
1) quanto detto dal ginecologo e’ vero? In previsione di una gravidanza saro’ quindi destinata ad avere difficolta’ nel rimanere incinta e nel portare avanti la gravidanza?
2) c’e’ una cura per eliminare tali rischi? O comunque per aiutare la fertilita’ e soprattutto per ridurre il rischio di aborto?
3) sicuramente in gravidanza dovro’ assumere pasticche di eutirox: dovro’ iniziare ad assumerle appena il test sara’ positivo oppure e’ opportuno iniziare ancora prima del concepimento?
La ringrazio davvero per la Sua risposta, le chiedo di darmi delucidazioni perche’ sono molto scoraggiata all’idea di dover affrontare tutto questo. Grazie ancora!
RISPOSTA
mi è difficile risponderle con i pochi dati che mi fornisce. La presenza di anticorpi anti tiroide di solito non crea problemi ma in donne che abbiano avuto aborti ripetuti si è visto che potrebbero essere convolti. Quindi non si metta in testa cose strane e cerchi tranquillamente la gravidanza quando la desiderasse dato che di solito non vi sono problemi
Se fosse ipotiroidea deve iniziare subito la terapia con eutirox tenendo presente che gli ormoni tiroidei non solo devono essere nella norma per la ricerca della gravidanza, ma deve anche esserlo durante la gravidanza per un corretto sviluppo del feto. Durante la gravidanza l’eutirox deve essere preso nel caso che nelle prime 10 settimane il TSH fosse superiore a 2 mUI/L e la terapia deve essere mantenuta. Di solito in gravidanza la dose di Eutirox andrebbe aumentata dato che il fabbisogno di ormoni tiroidei deve essere maggiore per mentenere normale la loro funzione. Non deve ripetere il dosaggio degli anticorpi che servono solo per la diagnosi ma sicuramente il suo medico valuterà la funzione e la morfologia della sua tiroide periodicamente
Le suggerisco di valutare con il suo ginecologo anche a possibilità della sindrome dell’ovaio policistico che nel 30% dei casi si associa alla tiroidite autoimmune, ma anche tale situazione non le dovrebbe creare problemi ma deve essere valutata e tratata se necessario
decio.armanini@unipd.it www.decioarmanini.it