DOMANDA
Buongiorno.
Dopo aver assunto pillola estroprogestinica per 15 anni
negli ultimi 5 anni mi causava emicranie frequenti e invalidanti, per cui l’ho sospesa ,ma sono entrata subito in menopausa (a 45 anni..).Emicranie sparite
completamente. Pero’ ora, dopo 4 anni senza fare terapie
sostitutive, mi trovo ad avere disturbi menopausali quali secchezze,cistiti recidivanti, osteopenia vertebrale, ecc., per cui i ginecologi mi consigliano la TOS, mentre l’endocrinologo dice che mi tornerebbeto
le emicranie. Secondo la Sua esperienza, chi ha ragione ?Esistono eventualmente molecole o posologie
meno “emicraniche” ? Grazie per l’attenzione. Antonella
RISPOSTA
gentilissima,
l’assunzione di sostitutivi ormonali potrebbe mantenere più alto il rischio di comparsa di una cefalea emicranica, specie se la paziente è stata affetta nella fase riproduttiva da emicrania mestruale o da emicrania associata all’utilizzo di estroprogestinici.
Essendo però la variazione del tasso ormonale estremamente individuale nel periodo riproduttivo, non è assoluto il legame fra una possibile comparsa di emicrania e l’utilizzo di sostitutivi ormonali (a dosi predeterminate) in menopausa.
Credo sia quindi opportuno un test della durata di almeno tre mesi, periodo sufficiente per capire nel singolo caso la risposta agli ormoni e per poter quindi decidere la strategia migliore in funzione degli eventuali problemi di cefalea