DOMANDA
Egr. Prof., ho 63 anni, non ho mai fumato, ho una certa labilita’ bronchiale (conseguenza di una bronchite secca, non curata in eta’ giovanile. Almeno cosi’ mo hanno detto.) che mi porta a fare ogni anno sia il vaccino antinfluenzale che quello antipnemocatarrale (ciclo di Broncomunal, 10 gg al mese per tre mesi – ottobre, novembre, dicembre). L’ultima radiografia effettuata a marzo del 2010, ha dato il seguente referto: “Rinforzo del disegno polmonare senza segni di lesioni a focolaio in atto. Accentuazione della cifosi dorsale, Seni costofrenici liber. Immagine cardiaca nei limiti. Prominenza del bottone aortico”. Cio’ premesso, Le faccio presente che comunque ogni anno vado soggetto comunque ad attacchi influenzali, anche se in forma più lieve, ma immancabilmente mi residua una tosse che persiste per lungo tempo.Anche quest’anno ho avuto una lieve forma influenzale nel periodo di Natale ma a tutt’oggi ho ancora tosse. Cosa devo fare? Preciso di soffrire,a periodi,di refluso esofageo
RISPOSTA
La tosse persitente può essere secca o accompagnata da catarro. Nel primo caso, la causa più frequente è la irritazione della mucosa bronchiale e il reflusso gastro-esofageo provoca spesso irritazione bronchiale. Nel secondo caso, quando c’è contemporaneamente alla tosse catarro bianco o giallo, è necessario escludere la presenza di bronchiectasie. Le bronchiectsie sono spesso la coneguenza di bronchiti avute in gioventù
e consistono in piccole dilatazioni dei bronchi nei quali si raccoglie il catarro. Nel suo caso lei non specifica sela tosse è secca o accompagnata da catarro. Tuttavia, questa ipotesi è verosimile e il consiglio è che lei esegua una TAC ad alta risoluzione (HRTC) del torace bilateralmente per confermare o escludere la presenza di dilatazionibronchiali che facilitano il ristagno di muco e la conseguente tosse persistente.