tossicità polveri taglio laser

    DOMANDA

    egr. dottore. lavoro presso un azienda con una macchina per il taglio laser che lavora ferro , aisi 304 e lamiera zincata, vorrei aspere se le polveri prodotte dal depolveratore sono nocive e quali sono i rischi per la salute ,vorrei sapere inoltre se i fumi metallici (derivanti dal taglio di tali materiali) sono pericolosi. grazie per la risposta

    RISPOSTA

    Diciamo subito per i lettori che l’AISI 304 è una lega di acciaio inox austenitica composta da un tenore di Cr tra il 18% ed il 20% e di Ni tra l’8% e l’11%.
    Le operazioni di saldatura e di taglio presentano una varietà di rischi, non solo per chi effettua l’operazione, ma in molti casi anche per chi si trova nelle vicinanze. Tutti i rischi potenziali devono essere identificati, misurati e valutati. Interventi di bonifica devono essere messi in atto, ove necessario. Nei casi in cui è necessario, i lavoratori devono essere forniti di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).
    I fumi di saldatura sono formati da gas e particolato. Il contenuto dei fumi e la concentrazione varia da un’applicazione all’altra. Alcuni componenti comuni di fumo sono molto più tossici di altri e quindi rappresentano un rischio maggiore per la salute. Al fine di valutare il rischio da fumi di saldatura, è necessario sapere esattamente cosa c’è nei fumi e per quanto tempo i saldatori e gli altri lavoratori sono esposti. Per fare questo, è necessario prelevare campioni di fumi per misurare la concentrazione e i contenuti. I campioni di aria sono normalmente presi nella zona di respirazione dei lavoratori per determinare le concentrazioni in un determinato periodo di tempo, di solito di 8 ore al giorno di lavoro, ma nel caso di alcune sostanze anche per un periodo di 10 o 15 minuti. Questo campionamento, unitamente ad una analisi chimica dei fumi, consentirà di valutare il rischio.
    La parte gassosa dei fumi è invisibile ed è creato dalla saldatura e dal taglio. E’ spesso presente in officina, ma non sempre è rilevato. I prodotti gassosi sono uno o più gas inquinanti specifici miscelati in aria e presenti intorno alla zona di saldatura. Siccome è in forma gassosa può facilmente entrare nei polmoni. Se questi gas possano causare danni dipende in gran parte proprio da ciò che il gas o i gas sono, dalla concentrazione inalata e dalla lunghezza del tempo di esposizione all’inquinante specifico. I gas di maggior interesse in ambito saldatura sono ozono, ossidi di azoto (NO e NO2), monossido di carbonio, dicloro-acetil-cloruro e (in casi estremi) fosgene.
    Alcuni materiali di saldatura possono dare origine a fumi contenenti ossidi metallici. Questi, inalati in concentrazioni sufficienti, possono produrre una reazione simile ad un attacco di influenza, che è comunemente noto come ‘febbre da fumi metallici’. Anche se di solito dura non più di un giorno, è possibile che un lavoratore abbia un attacco di febbre da fumi più di una volta. Non ci sono prove che suggeriscono che ripetuti attacchi causino danni cumulativi. Gli ossidi metallici generalmente associati a febbre da fumi metallici sono quelli di zinco e rame, anche se altri possono avere gli stessi effetti. Nella saldatura e taglio, leghe di rame, acciaio zincato e verniciato hanno più probabilità di causare questo problema.
    Nei fumi c’è poi una componente solida, detta “particolato”
    Il particolato è costituito da minute particelle solide, che variano nel formato da 0,01-a 0,10 micron. Poiché le particelle sono generalmente inferiori a 0,5 micron di diametro, la maggior parte di esse è ‘respirabile’ . Il particolato respirabile può essere inalato, raggiungere i polmoni, e rimanere lì. Nelle operazioni di taglio e saldatura il particolato che si forma è costituito principalmente da ossidi e silicati complessi dei metalli usati. Se il fumo può causare danni dipende in gran parte dalla sua composizione precisa, dalla concentrazione inspirata e dal tempo di esposizione a tale inquinante specifico.
    Il cromo è un elemento presente nei materiali di consumo e del materiale originario di acciai inossidabili, alcuni acciai resistenti, alcune leghe di nichel. Materiali di saldatura o taglio contenenti cromo sono suscettibili di produrre composti di cromo particolato nei fumi generati dal processo. Se il cromo presenta un pericolo significativo per la salute dipende dalla concentrazione e dalla durata dell’esposizione.
    Le operazioni di taglio e saldatura espongono a numerosi altri rischi professionali, come: il calore, il rumore, l’ozono, la luce, i campi elettromagnetici, la produzione di nanoparticelle che possono essere inalate e hanno un profilo tossicologico del tutto diverso da quello di fumi gassosi e particolato.

    Nicola Magnavita

    Nicola Magnavita

    Dirigente medico di medicina del lavoro presso il Policlinico Gemelli, docente di medicina del lavoro all’Università Cattolica di Roma. Nato nel 1953, si è laureato in medicina nel 1977 e si è specializzato in medicina del lavoro nel 1980. È autore di oltre 500 articoli scientifici, su riviste nazionali e internazionali, e di 10 libri. […]
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