DOMANDA
Gentile Prof. Soncini,
In gennaio 2015 sono stato operato d’urgenza al piccolo intestino -tratto ileale, per “volvolo con necrosi d’ansia”. Decorso p.o. perfetto, ripresa delle funzioni digestive graduali e perfette. Dal mese di dicembre (quindi a 10 mesi dall’intervento) eseguiti tre test, tutti positivi tracce di sangue nelle feci ( a volte anche visibili come “striature”. Calprotectina > 50.
Soffro, periodicamente anche della sindrome IBS (colon irritabile). Recentemente ho eseguito eco, gastro e colonscopia (tutto negativo). La video capsula mi é stata sconsigliata dal Gastroenterologo per via dell’intervento all’intestino (teme si possa bloccare). Qual’é il suo consiglio?
Grazie e che Dio la benedica per la gentile risposta.
Saluti.
RISPOSTA
Gentile lettore, la presenza di un sanguinamento digestivo che rimane oscuro dopo aver effettuato un gastroscopia e una colonscopia trova indicazione al completamento diagnostico del piccolo intestino . Questo oggi può avvenire con differenti esami , radiologici come l’entero risonanza o entero TAC, o con ecografia per le anse intestinali o come da Lei citata con la video capsula endoscopica . Quest’ultima è solo minimamente invasiva , e della grandezza di poco più di 20mm per 11mm. Come indicatole dal gastroenterologo nelle persone che hanno subito un intervento chirurgico sul piccolo intestino esiste un rischio aumentato di ritenzione cioè del trattenimento della capsula nell’ansa intestinale ristretta. Tuttavia anche in questo caso non esiste una controindicazione assoluta poiché se il gastroenterologo ritiene opportuno potrà valutare il grado di pervietà dell’intestino con una capsula non dotata di telecamera ma costituita da materiale degradabile in modo da ridurre in modo elevato il rischio di una ritenzione e proporre in sicurezza uno studio successivo con la video capsula vera e propria. Come già indicato la decisione sull’iter diagnostico da seguire va valutata con lo specialista gastroenterolo.
