tradita con una che si reputa mia amica

    DOMANDA

    Gentile prof.ssa,ho 33 anni,convivo e ho un bimbo di 20mesi.Due giorni fa ho scoperto,leggendo delle conversazioni(con frasi molto pesanti)di una chat,di essere stata tradita con una che si definisce mia amica.In effetti,in passatoio ho avuto sospetti vedendo i comportamenti equivoci dei due,ma quando cercavo di chiarire lui si arrabbiava e offendeva,accusandomi di non fidarmi di lui,che lui è uno tutto d’un pezzo,che se avesse avuto intenzioni su di lei mi avrebbe lasciato ecc.Due giorni fa,dopo aver stampato le chat,gliele ho mostrate chiedendo spiegazioni,mi ha subito detto che quello era un gioco per soddisfare il suo narcisismo,per vedere se era bello e che tutti quei “amore mio”,”sono malato di te”,”ti desidero” e quant’altro,erano tutta una farsa per vedere fino a che punto potesse arrivare lei(particolarmente ossessiva).Ha giurato di amare solo me e mi ha di nuovo accusato di non fidarmi di lui,poi ha abbassato le armi,ha pianto dicendo che stava perdendo tutto per una fesseria,si sentiva uno schifo.Ho deciso di dargli un’altra possibilità e gli ho fatto promettere che lei sarebbe sparita.Lui ha promesso di risolvere la cosa senza che che la storia salti fuori per non perdere la dignità col marito di lei(suo amico)con la sua famiglia e i suoi amici.Per questo io dovrei fare finta di nulla se dovessi incontrarla per caso in modo che lui la possa allontanare pungendola nell’orgoglio di non ssere riuscita ad avere ciò che vuole.Sto male.Vorrei avere un suo parere.Grazie

    RISPOSTA

    Spero proprio che abbia fatto bene a dargli un’altra possibilità e l’unica cosa che non mi convince è la richiesta di suo marito che lei faccia finta di nulla con la signora in questione. Dare a lui la possibilità di chiudere e tentare di mantenere tutto segreto è comprensibile solo se poi si prendono le distanze dalla coppia in questione!
    Non è lui che può dettare le regole adesso. Ci rifletta e decida, ad esempio, cosa le va di fare con la signora…nel caso l’incontrasse da sola. Può darsi che sia meglio per lei far finta di nulla ma se così non fosse non vedo proprio perché impegnarsi a salvaguardare una grande finzione…di cui lei non è responsabile.
    Il suo dolore è comprensibile ma questa crisi spero sarà presto superata se si agisce con chiarezza e nel rispetto dei ruoli diversi che qui ognuno ha scelto di interpretare!

    Chiara Simonelli

    Chiara Simonelli

    Docente di psicologia dello sviluppo sessuale alla Sapienza di Roma. Nata a Firenze, si è laureata in psicologia all’Università La Sapienza di Roma, dove oggi è professore associato di psicologia dello sviluppo sessuale e affettivo nell’arco di vita e di psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale alla facoltà di psicologia. Fondatrice dell’Istituto di sessuologia clinica […]
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