TRAPIANTO DI CORNEA

    Pubblicato il: 14 Giugno 2010 Aggiornato il: 14 Giugno 2010

    DOMANDA

    Gent.mo Prof. Galan, mi chiamo Antonio e sono stato operato da Lei all’Ospedale S. Antonio a Padova ,con grandissimo successo, di “cheratoplastica perforante” all’occhio sinistro per cheratocono il 04.12.2000. A distanza di dieci anni dall’intervento non ho avuto alcun problema particolare se non cambiare la gradazione della lente (occhiali) correttiva molte volte per modifica astigmatismo. Vorrei chiedere se questo rientra nella normalita’ dal momento che anche adesso ho dovuto mettere una lente -4 di astigmatismo con un +0,50 di ipermetropia raggiungendo gli 8/10 e se si a che e’ dovuto questa modifica. Inoltre mi e’ stato diagnosticato un parziale distacco del vitreo senza compromettere l’assetto retinico ed a seguito di cio’ si muovono dei filamenti nel corpo vitreo. Cio’ influisce sul trapianto? La ringrazio dell’eventuale risposta e dell’ottimo intervento cui mi ha sottoposto dieci anni fa.
    Cordiali saluti Antonio

    RISPOSTA

    Carissimo Sig. Antonio, con il trapianto di cornea si modifica solo un disco centrale di cornea del diametro di circa 8 mm mentre il diametro corneale totale è di 12 mm. Dopo il trapianto rimane quindi una parte di cornea che continua ad essere affetta da cheratocono e che a distanza di anni può produrre l’insorgenza di un astigmatismo progressivo. Finchè la correzione con occhiali o lente a contatto è soddisfacente, come nel suo caso, non si deve fare altro. Poi si dovranno prendere altri provvedimenti, non ultimo una correzione con laser.
    Per quanto riguarda i filamenti del vitreo, essi non hanno una valenza di malattia e non influenzano il trapianto effettuato. Ci si deve convivere, sapendo che, spesso, scompaiono da soli. Carissimi saluti, Alessandro Galan