DOMANDA
Buongiorno signore, io ho 20 anni e ho diabete di tipo 1 dall’età di 13 anni. Non ho complicanze a occhi,reni per fortuna, ma le cellule che producono l’insulina che il mio sistema immunitario mi ha distrutto le potrei ricostruire con un trapianto di isole? è possibile ricostruire il patrimonio di queste cellule con il trapianto da un donatore oppure ci sono cellule staminali? Se volessi smettere di iniettarmi insulina esogena di continuo potrei fare il trapianto di staminali o di isole da un donatore?
Quanti anni bisogna avere soprattutto, cioè a che età si può eseguire un intervento così?
RISPOSTA
La sostituzione delle cellule beta che producono insulina è oggi possibile mediante trapianto di pancreas o di isole pancreatiche ottenute da donatori di organi. Questi trapianti permettono nella maggior parte dei casi di rendere il paziente per alcuni anni non più schiavo dalla necessità di una terapia insulinica. Il trapianto di pancreas è un intervento di chirurgia maggiore rispetto a quello di isole che è più semplice e che viene eseguito in anestesia locale. Il trapianto di pancreas in genere ha una durata maggiore rispetto a quello di isole. In entrambi i trapianti, per evitare il rigetto, è necessario che il paziente assuma farmaci immunosoppressivi, che possono avere severi effetti collaterali. Quindi ad oggi il trapianto viene proposto solo a quei pazienti che non riescono a ben gestire il proprio diabete con complicanze acute, che giustifichino quindi il ricorso ad una procedura che di per sè non è completamente sicura. Questi trapianti vengono proposti a pazienti con età superiore a 18 anni, perchè nei minori gli effetti della terapia immunosoppressiva possono essere molto severi. Per l’utilizzo di cellule staminali per la cura del diabete mellito bisognerà ancora aspettare alcuni anni. Sono in corso alcuni studi, ma devono essere ancora risolti alcuni problemi di sicurezza nell’impiego di queste cellule che hanno un rischio di trasformazione in cellule tumorali.
