Trasferimento per motivi di salute

    Pubblicato il: 13 Ottobre 2016 Aggiornato il: 13 Ottobre 2016

    DOMANDA

    Salve dottore,
    io lavoro in un supermercato come macellaio, per recarmi al posto di lavoro devo fare giornalmente 70km. Io ho problemi agli occhi visto che ho la malattia rara chiamata cheratocono a entrambi gli occhi. Sono gia stato sottoposto a due interventi di cross-linking. Ho fatto richiesta di trasferimento a una sede più vicina alla mia abitazione presentando tutta la mia documentazione medica al medico dell’azienda. Mi hanno rifiutato la domanda, possono farlo senza problemi?
    Non c’è nessun modo o tempistica che l’azieda deve rispettare e che possa così aiutarmi a evitare la degenerazione della malattia a causa dell’affaticamento che subisco percorrendo tutta quella strada?

    La ringrazio buona giornata

    RISPOSTA

    Per rispondere al quesito, bisogna capire bene cosa è e a cosa serve la sorveglianza sanitaria che viene svolta dal medico competente. Si tratta di una attività prevista dalla legge e quindi obbligatoria solo nel caso che i lavoratori siano esposti ad un rischio professionale. I rischi sono valutati in un documento scritto, firmato dal datore di lavoro. Nel caso di un macellaio si può pensare che egli possa essere esposto al rischio di movimentazione carichi (se solleva quarti di bue o pezzi di carne pesanti) e basse temperature (se entra nelle celle frigorifere). Potrebbe esserci un rischio biologico per il contatto con microrganismi. Il medico competente deve visitare il lavoratore almeno una volta all’anno ed esprimere un giudizio sulla sua idoneità ad esporsi a questi rischi.

    Il lavoro naturalmente è un campo più complesso, che comprende anche i viaggi da e per il lavoro, lo stato di salute della persona, ecc. Il medico competente può fare programmi di promozione della salute per aiutare i lavoratori a stare meglio, prevenire malattie anche non causate dal lavoro, ma molto importanti, come le malattie cardiovascolari ecc.

    Il rapporto di lavoro è un aspetto ancora più ampio, che riguarda il lavoratore ed il datore di lavoro. E’ a quest’ultimo che si deve rivolgere la richiesta di trasferimento in una sede più vicina, non al medico competente. In alcuni casi, i rapporti tra lavoratori e azienda sono regolati da contratti collettivi di lavoro. I lavoratori nelle loro richieste possono farsi assistere da sindacalisti.

    Nicola Magnavita

    Nicola Magnavita

    Dirigente medico di medicina del lavoro presso il Policlinico Gemelli, docente di medicina del lavoro all’Università Cattolica di Roma. Nato nel 1953, si è laureato in medicina nel 1977 e si è specializzato in medicina del lavoro nel 1980. È autore di oltre 500 articoli scientifici, su riviste nazionali e internazionali, e di 10 libri. […]
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