DOMANDA
Buongiorno dottore,mio marito 53 anni,operato estate scorsa-Prostatectomia
PET TC (feb.2011)- Alcuni linfonodi ai limiti superiori della norma
-Accumulo dei tracciante in scavo pelvico, verosimilmente in prossimità del collo vescicole beante, in esiti d’intervento
Conclusioni- assenza di malattia metabolicamente attiva nei distretti corporei esplorati. Dubbia presenzadi malattia in sede inguinale bilateralmente
Le chiedo se presenza degli accumuli del tracciante in scavo pelvico e nei linfonodi significa che ci sono metastasi (come nel uno di linfonodi gia esportati)e come si procede adesso, radioterapia o solo terapia ormonale come consiglia nostro dott. La ringrazio moltissimo.
RISPOSTA
Buongiorno
Parliamo di un adenocarcinoma prostatico ad elevata aggressività che e’ stato sottoposto a chirurgia quando gia presentava una estensione extraprostatica e linfonodale.
In questi casi quindi la chirurgia non e’ potuta essere radicale ed anche se il psa postoperatorio e’ basso o indagini radiologiche non evidenziano ancora nulla a distanza , e’ molto elevata la probabilità di un residuo di malattia sia nella sede locale Dell intervento che in circolo. Ancora le cellule neoplastiche non hanno formato aggregati visibili con radiologia ma sono presenti.
In questi cadi si ha un controllo di malattia più prolungato eseguendo subito sia una radioterapia nella loggia prostatica e linfonodi pelvici , sia una terapia di blocco androgenico ( lhrh analoghi mensili).
Non bisogna fidarsi troppo del psa che può rimanere basso anche in presenza di progressione.
Bisogna analizzare periodicamente anche un altro marcatore , la cromogranina A checevidenzia se il tumore ha una componente neuroendocrina che stimola la crescita. Inoltre valutare le CLT ( cellule tumorali circolanti). E’ un nuovo metodo che può evidenziare precocemente cellule tumorali in circoo nel sangue.
Prof Alessandro Sciarra
Prostate Unit Roma