trattamento per stenosi lombare

    DOMANDA

    Preg.mo, mia madre (83 anni), in seguito ad rx dorsale e lombo-sacrale (ed rm), da tempo le è stato diagnosticato: stenosi vertebrale lombare – spondiloartrosi diffusa osteofitosica strutturata anche a ponte – trocoscoliosi lombare sx convessa – latero olistesi sx di L2 su L3. Si stanca facilmente a stare in piedi, avverte una sensazione di intorpidimento alle gambe (quasi come se non reggessero più, ecc.) e dolore nella zona lombare. In merito al dolore (ed al fine di evitare continue assunzioni di fans e simili) e visto che l’ozonoterapia lomb non sta avendo molto effetto, c’è chi parla di effettuarle un trattamento di Radiofrequenza. Ha veramente effetto la radiofreq.? E’ vero che può essere cancerogena? Grazie veramente!

    RISPOSTA

    Gentile utente,

    il quadro da lei descritto è compatibile con una sintomatologia conseguente alla stenosi lombare (affaticamento e dolore agli arti inferiori) sempre che siano state escluse eventuali altre componenti (es: disturbi circolatori). In merito all’utilità delle radiofrequenze mi è difficile risponderle non sapendo quale tipo di applicazione le hanno proposto.

    Il linea teorica l’esecuzione di una adesiolisi lombare associata all’applicazione di radiofrequenze a livello delle radici spinali può dare beneficio nelle stenosi del canale lombare; in altri casi, l’applicazione delle radiofrequenze a livello delle “faccette” articolari sono di ausilio nel controllo della lombalgia conseguente ad una marcata artrosi di queste articolazioni. Sul piano farmacologico abbiamo anche a disposizione una serie di classi differenti dagli antiinfiammatori che potrebbero essere efficaci. Tuttavia queste sono considerazioni generiche e vanno valutate nel contesto clinico specifico (età, condizioni generali di salute, ecc.).

    Le eventuali indicazioni vanno stabilite sulla base dei disturbi riferiti dalla paziente, dei segni rilevabili all’esame clinico e dalla visione delle immagini radiologiche; inoltre, soprattutto nei pazienti anziani, è indispensabile considerare lo stato di salute generale e le eventuali patologie e terapie associate al fine di valutare oculatamente il rapporto tra rischi e benefici di ciascuna possibile azione terapeutica sia farmacologica che interventistica.

    Si affidi ad un professionista qualificato, con il quale analizzare tutti questi aspetti e decidere insieme l’iter terapeutico del caso.

    In merito alla cancerogenità posso rassicurarla, dicendo che le Radiofrequenze non sono considerate cancerogene.

    Spero di esserle stato utile e rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.

    Cordiali saluti.

    Fabio Intelligente

    Fabio Intelligente

    Nato a Milano nel 1978, si è laureato presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma dove si è specializzato in anestesia, rianimazione e terapia del dolore. Nel 2011 consegue, uno tra i pochi in Italia, la certificazione internazionale di fellow in terapia antalgica interventistica da parte del prestigioso World Institute of Pain. Attualmente è referente del […]
    Invia una domanda