trattamento post prostatectomia radicale

    DOMANDA

    Salve dott.,età 74 anni, operato 16 mesi fa di prostatectomia radicale, biopsia pre operatoria adenocarcinoma acinare grado 3-4 (score 7) secondo gleason 3.Risultati del referto materiale inviato dopo intervento,tumore coinvolge prevalentemente lobo sx,confinato alla prostata non si documentano infiltrazioni extracapsulari,non si documenta infiltrazione dei margini apicali e basali e dei deferenti,status linfonodale: linfonodi esaminati 8 dx e 8 sx 0 positivi tumore che coinvolge il 5% circa della prostata ,invasione vascolare assente pin alto grado.dopo l’intervento il psa ha iniziato ad aumentare 0.30-0.80 cosi inizia terapia ormonale con androcur 100 per 3 mesi cosicche il psa si abbassa ma dopo la sospensione ricomincia a salire 0.49-0.90 ricomincia la terapia casodex 50 mg e il psa si abbassa dopo sospensione della terapia risale fino a 1.98.scintigrafia negativa.Cosa ne pensa di questo aumento del psa e perche aumenta?com’ è opportuno procedere?distinti saluti

    RISPOSTA

    Egregio signore,

    la cosiddetta ripresa biochimica di malattia dopo prostatectomia radicale è evidenza discretamente frequente, anche se meno frequente negli stadi dove la malattia appare confinata, quale, mi pare di dedurre, dovrebbe essere il suo caso, dalla descrizione che lei mi manda.

    Non c’è accordo universale su ciò che sia meglio fare in queste situazioni, e quando lo si debba fare. Una delle stratregie è per l’appunto quella di fare la terapia ormonale, periodicamente, sospendendola all’azzeramento del PSA e riprendendola quando questo risale. Tuttavia non vi è una regola generale su quali siano i valori di PSA che richiedono la ripresa della terapia. Altri somministrano il trattamento in modo continuativo, punto. Nel caso in cui l’incremento del marcatore dovesse essere lento e faccia più sicuramente pensare ad una ripresa “locale ” della malattia, si potrebbe considerare l’ipotesi di una radioterapia sulla pelvi.

    Cordiali saluti, Filiberto Zattoni