trattare cellulite avendo problemi di circolazione

    Pubblicato il: 20 Aprile 2010 Aggiornato il: 20 Aprile 2010

    DOMANDA

    Sono una donna di quasi 32 anni. Ho un peso nella norma ma tessuti poco tonici e non riesco a liberarmi di accumuli adiposi sui fianchi e polpacci e più in generale di cellulite su gambe e glutei. Non sono una sportiva ma cerco di camminare, seguo un corso di danza orientale 1 volta la settimana e al sabato uno di yoga.. insomma faccio attività di movimento leggero. Quando mi metto a dieta e perdo qualche chilo, l’aspetto a buccia d’arancia e gli accumuli persistono: vorrei quindi orientarmi su qualche soluzione estetica nn troppo invasiva per migliorare se nn risolvere la situazione. Ma ho anche un problema di circolazione: negli ultimi anni ho notato la comparsa di una vena varicosa sulla gamba sinistra. Ho sentito parlare di microterapia, mesoterapia, cavitazione.. che tipo di trattamenti sarebbero più adatti, data la situazione?
    La ringrazio in anticipo per l’aiuto,
    Elisa

    RISPOSTA

    Gentile signora, come strategia d’attacco, a proposito di accumuli di grasso le consiglio gli ultrasuoni che, facendo vibrare la cellulite, aiutano a ‘rompere’ i primi depositi fibrosi. In aggiunta, per agire anche sull’accumulo di liquidi, può associare la microterapia, versione aggiornata e indolore della mesoterapia, in quanto si utilizzano aghi più corti e sottili e s’inietta, al posto di farmaci, una soluzione ipersalina, che per osmosi richiama i liquidi del tessuto adiposo verso il derma, dove i vasi sanguigni linfatici possono smaltirli con facilità. Per i risultati servono 10 sedute, di cui una alla settimana. Come terapia di mantenimento, poi, le suggerisco la carbossiterapia, che prevede la somministrazione di anidride carbonica sotto la cute attraverso piccole iniezioni. Il gas, erogato da un’apposita apparecchiatura, favorisce la circolazione locale migliorando l’aspetto della cellulite. È quindi ideale, oltre che per la cellulite, in caso di gambe gonfie, capillari o vene varicose.
    Cordiali saluti, Antonino Di Pietro.