DOMANDA
Ho un pezzo di terra in campagna e la lavoro tutti i giorni insieme a mio cognato malato di epatiti B e C e Hiv positivo. Lui stava sul trattore mentre io ero a piedi vicino al trattore ad aiutarlo a spostare la terra. Mentre lui stava sul trattore, quest’ultimo si è impennato andando a finire sottosopra. Mio cognato è andato a finire sotto il trattore. Io mi sono subito accucciato tentando di tirarlo fuori da lì sotto. Gli schizzava il sangue dal collo e siccome io mi ero avvicinato con il mio viso al suo per vedere come stava, il suo sangue mi è schizzato in faccia colpendomi entrambi gli occhi che mi bruciavano da morire e in bocca dove un’ora prima avevo subito un intervento dal dentista e avevo i punti. Eravamo soli in campagna e ho cercato di farlo uscire da lì sotto a qualsiasi costo ma mi sono fatto una ferita da punti ad entrambi alle mani ma non m’interessava assolutamente in quel momento e mentre cercavo di spostare questo trattore, toccavo anche il suo corpo coperto di sangue e di ferite da punti, con le mie mani da punti sanguinante. Mio cognato non ce l’ha fatta ed è morto mentre cercavo di estrarlo da lì sotto e ancora devo superare la sua morte, non sono ancora riuscito ad accettarla.rischio trasmissioni di epatiti virali A-B-C-D-E e Hiv?l’Istituto Superiore di Sanità mi ha detto di buttarmi l’episodio alle spalle cercando di dimenticarlo il prima possibile. Lei la pensa diversamente?
RISPOSTA
Concordo pienamente con l’Istituto Superiore di Sanità quando sostiene che da un punto di vista psicologico l’episodio debba essere archiviato. Peraltro, personalmente ritengo sia giusto che, proprio per chiudere con il passato in modo definitivo, sia altresì ragionevole che lei si sottoponga, come chiunque abbia vissuto un analogo incidente, a una serie di accertamenti per escludere la trasmissione delle malattie infettive da cui era affetto suo cognato.