trauma complesso 1/3 inferiore del volto con frattura bicondilare , frattura incompleta sinfisaria e ferita lacero contusa della regione sottomentoniera

    DOMANDA

    Egr, Professore,
    in data 17/12/2014 mio figlio diciasttenne, in seguito ad un aggressione subita da un compagno a scuola, ha riportato la frattura della mandibola così come riportato in oggetto, ed il 18/12/2014 è stato sottoposto al seguente intervento chirurgico “RIDUZIONE DELLA FRATTURA INCOMPLETA DELLA SINFISI MENTONIERA MEDIANTE CERCHIAGGIO DA 32 A 42 BIMI.”
    Mio figlio ha tolto il cerchiaggio il 29/12/2014 e dal 07/01/2015 sta eseguendo della riabilitazione per cercare di riottenere la chiusura del morso aperto, con esecircizi mirati allo sviluppo dei neocondili, inoltre da due settimane gli sono stati creati dei rialzi ed gli è stata applicata una placca avente la funzione di spostare in avanti la mandibola. Il trauma subito gli ha anche causato la frattura di n. 20 denti che ne ha comportato l’aportazione di n. 4.
    Vorrei saper se a suo parere questo percorso è valido e può portare ad una completa ripresa della funzionalità della mandibola ed alla chiusura totale del morso.
    Ringraziandola anticipatamente per l’attenzione le porgo cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Gent Signora non riesco a capire se suo figlio ha riportato anche la frattura dei condili(come mi sembra di capire dalla clinica).In questo caso bisognerebbe vedere di che tipo di frattura si tratta(intracapsulare,del collo condilare,scomposta /composta ecc) perchè la gestione delle fratture condilari è un argomento molto discusso e che va quindi inquadrato non per mail ma valutando il singolo caso completamente(clinica,radiologia ecc).
    Cordiali saluti
    Enrico Sesenna

    Enrico Sesenna

    Enrico Sesenna

    Professore ordinario di chirurgia maxillo-facciale all’Università degli Studi di Parma. Nato a Padova nel 1952, si è specializzato in odontostomatologia e chirurgia maxillo-facciale. Dirige la scuola di specializzazione in chirurgia maxillo-facciale dell’Università degli Studi di Parma. All’azienda ospedaliero-universitaria di Parma è primario dell’unità operativa di chirurgia maxillo-facciale e direttore del dipartimento di attività integrate testa-collo.
    Invia una domanda