DOMANDA
Egregio Prof. Gallimberti,
sono un’abbonata alla Vs.rivista e ho molto apprezzato l’articolo sulla dipendenza da alcol apparso nel numero di dicembre.Sono una signora in pensione di 62 anni e sto anch’io combattendo contro la dipendenza,che fino a trent’anni fa riguardava le sigarette ma poi da anni sono dipendente dal vino perchè ne assumo dai due ai tre bicchieri al giorno.Nonostante ci metta tutta la buona volontà,riesco a resistere un giorno poi ricomincio.Dalla dipendenza dalle sigarette,oltre alla volontà,avevo adoperato un prodotto acquistato in Svizzera,dove lavoravo e ha funzionato.Avrei proprio bisogno di un farmaco,credo,che sostituisca per un breve periodo l’alcol,forse riuscirei…Credo di essere una persona ansiosa,sempre indaffarata e preoccupata di risolvere tutti i problemi in famiglia,ma questo atteggiamento non riesco proprio a modificarlo.Cosa mi consiglia?
In attesa di una sua risposta,la ringrazio anticipatamente e la saluto
RISPOSTA
Cara signora,
dubito che si possa parlare di dipendenza da alcol nel suo caso. Difficile ubriacarsi con due tre bicchieri di vino anche se capisco che lei faccia molta fatica a non berli. Non è possibile consigliare o suggerire farmaci per corrispondenza. Non saprei peraltro quale farmaco poter suggerire nel suo caso. Se proprio vuole smettere l’unico consiglio che le posso dare è quello di ridurre in uno due mesi giorno dopo giorno il quantitativo. Il suo cervello potrebbe adattarsi alla sospensione e non farle sentire la penosa sensazione di mancanza che lamenta quando tenta di smettere.
Cordiali saluti
Luigi Gallimberti