DOMANDA
Buonasera, ho 64 anni e sin da giovane ho sofferto di un, ai tempi, lieve tremore alle mani. Questo tremore è andato sempre a peggiorare, e oggi non riesco a bere con una mano, se va bene devo tenerlo con due mani, non posso sorbire un brodo con cucchiaio (un effetto tipo tsunami), ora si aggiungono 2 nuovi elementi : se nel traffico in auto premo la frizione, mi trema in maniera paurosa la gamba sx, e anche la voce ha subito cambiamenti strani. Se si tratta di ET, considerato che Inderal e Mysoline non hanno approdato a nulla e ho dovuto lasciare gradatamente le cure x gli effetti collaterali, le domando se ci sono nuovi farmaci anche sperimentali o omeopatici o .. non lo ..ci si può sottoporre a cure particolari, non dico per guarire, ma x sedare questi movimenti involontari ? I neurologi che ho consultato, quasi con indifferenza,anche dopo aver fatto tac alla testa, mi dicono che non è nulla di grave e che non ci sono soluzioni neppure con i beta bloccanti o altro. Lasciando perdere i problemi sociali ( non vado a cena con amici perchè pensano chissà cosa ) che x me non sono importanti, sono sul punto quasi di non riuscire a mangiare e/o a bere, non mi riesce di scrivere e devo sempre utilizzare il PC (con molti errori), se firmo un assegno vengo raggiunto pure dalla telefonata di conferma del direttore della banca. La prego mi dia un consiglio -se possibile- determinante. Aspetto fiducioso una risposta.
RISPOSTA
Mi sembra di capire che il suo tremore è ora altamente invalidante, non solo per le attività sociali e lavorative, ma anche per gli atti quotidiani della vita. Lamenta inoltre scarsa efficacia/rilevanti effetti collaterali delle terapie che ha tentato.
Mi pare che ci siano le condizione per poter valutare un’indicazione chirurgica, cioè l’intervento di stimolazione cerebrale profonda. Per la sua malattia vengono usualmente inseriti con chirurgia stereotassica uno o due microelettrodi che vanno a stimolare una particolare regione cerebrale profonda, il talamo, con impulsi al alta frequenza generati da uno stimolatore sottocutaneo (come un pacemaker cardiaco).
Consulti e ponga questo quesito al suo neurologo di fiducia.