DOMANDA
Buongiorno dottore,
ho 68 anni mi è stata diagnosticata “sindrome extrapiramidale” consigliata l’esecuzione di TAC encefalo in basale e nelle more la somministrazione di ½ di mantadan e gocce di rivotril.
Riporto di seguito l’esito della TAC: Accentuazione degli soazi liquorali al vertice ed alla base. Sistema ventricolare in assa ed eumorfico. Diffusa ipodensità della sostanza bianca pereventricolare da stato ipossico degenerativo. Non alterazioni densiometriche focali a carico delle strutture nervose sovra e sotto tentoriali”.
Mi devo preoccupare?
Grazie
RISPOSTA
Evidentemente il suo medico curante sospetta l’esistenza di una patologia neurodegenerativa di cui ancora non è in grado di definire con precisione natura e meccanismo patogenetico, e quindi nelle more di una diagnosi certa suggerisce di abbinare due terapie (sintomatiche, non mirate in senso fisiopatogenetico) che hanno indicazioni diverse per coprire un ampio spettro di patologie. Immagino che il medico si sarà accertato della sua buona tollerabilità ai due trattamenti (non esenti da controindicazioni, che sono fra loro diverse) e che quindi l’assunzione del farmaco che al momento della definizione della diagnosi risultasse superfluo non potrà aver fatto danno. L’unico suggerimento che mi sento di darle in questo momento di incertezza diagnostica è quello di adottare fino a compiuto accertamento diagnostico anche un trattamento ad effetto citoprotettivo, quale una alimentazione ricca di omega-3 e di antiossidanti, eventualmente soccorsa da una supplementazione con nutraceutici contenenti polifenoli e resveratrolo per rallentare la progressione del processo neurodegenerativo.