DOMANDA
Gentilissima Dottoressa, ho 76 anni e sono soggetta a ricorrenti episodi di tromboflebite superficiale alla vena safena esterna della gamba sinistra( ultimi referti settembre 2006, gennaio 2008, ottobre 2010 e aprile 2011). In occasione dell’ultimo episodio mi sono sottoposta a terapia con Calciparina e successivamente Seledie per 30 e 30 giorni. Al controllo ecodoppler del 16 giugno 2011 il referto è stato: discreta ricanalizzazione del vaso con ispessimento intimale residuo; cross safeno-femorale indenne da patologia; circolo profondo pervio normoreagente alle manovre compressive. Indicazione a safenectomia anteriore sx programmata per settembre. Fino ad allora assunzione di 1+1 compressa pro die di Vessel. Le chiedo se ritiene indispensabile o consigliabile l’intervento, considerando il pro e il contro. La ringrazio tantissimo( sperando di evitare l’intervento…). Vera
RISPOSTA
il risultato de l doppler dice che la terapia con eparina è stata efficace: proseguire nella cura potrebbe portare a una completa ricanalizzazione del vaso colpito da trombosi (la flebite è una trombosi vera e propria che colpisce un vaso superficiale, appunto la safena).
quando una vena è occlusa da un coagulo di sangue che si forma in momento e in un punto in cui non si sarebbe dovuto formare (trombo) perde la propria elasticità , e sarà più probabile in futuro una nuova trombosi. Quanto più “pulito” sarà il vaso colpito alla fine della cura anticoagulante (eparina) tanto meno probabile sarà una nuova trombosi nel medesimo distretto. le calze elastiche aiutano il sangue a passare nelle vene profonde e riducono la probabilità che possa rallentare la sua corsa verso il cuore passando da vene superficiali e non aiutate dalle fasce muscolari, come appunto la safena.
l’intervento non è sempre indispensabile: in qualche caso aiuta a eliminare punti di probabile ristagno del sangue che potrebbero favorire la trombosi.
si ricordi che anche l’intervento di per sè comporta un rischio di trombosi: quindi dovrà essere protetta nel post operatorio con una profilassi con eparina per un periodo adeguato. qualora dovessero manifestarsi di nuovo i sintomi di una trombosi, non esiti a rivolgersi al pronto soccorso dove un doppler confermerà o escluderà la diagnosi. la trombosi si può prevenire ma anche curare, purchè la diagnosi venga posta in tempo breve rispetto all’esordio dei sintomi