Trombosi venosa profonda

    DOMANDA

    Buongiorno sono stato colpito da una trombosi venosa profonda della grande safena dx.

    Visto che ho solo 48 anni e non rientro far le categorie ha rischio, sono in attesa di avere i risultati genetici del sangue che forse è l’unica cosa che può spiegare il mio caso.

    Sono da 20 giorni che mi è stata diagnosticata la tvp, la cura è stata eparina e coumadin per i primi 10 giorni dopo solo coumadin, ancora non ho trovato il dosaggio giusto per mantenere il valore del INR sopra 2.

    Ho letto che vi è la possibilità che il trombo non si sciolga ma anzi si trasformi in una struttura fibrosa ( solidifica giusto ), vorrei sapere quali cure si deve seguire perché questo non avvenga? La cura da seguire è solo questa? Si puo intervenire in maniera chirurgica? Vi sono dei centri specializzati in queste patologie a cui mi posso rivolgere? Mi mandate i loro indirizzi?

    Considerate che Io abito in Toscana a Grosseto, comunque sono disposto a muovermi in tutta l’Italia.

    Grazie, per la disponibilità.

    RISPOSTA

    la cura che sta facendo è quella giusta: quanto più tempo riuscirà a trascorrere con un grado di fluidità di sangue per lei ideale misurato con PTINR (che dovrà stare fra 2 e 3) tanto più probabile sarà che riesca a sciogliere completamente la trombosi.

    la probabilità di arrivare a sciogliere completamente il trombo dipende dalla rapidità con cui è stata fatta la diagnosi dal momento dell’esordio dei sintomi: quanto più rapidamente si imposta la cura tanto più probabile è che il trombo “fresco” si sciolga completamente.

    quanto più ripulito sarà il vaso una volta completata la cura (6-9-12 mesi secondo i casi) tanto meno probabile sarà la persistenza di “fibrosi” e quindi una nuova trombosi

    la genetica in questi casi serve perchè potrebbe spiegare per quale ragione una persona giovane senza fattori di rischio sviluppa una trombosi: ma la genetica non indica una malattia, indica solo la fragilità di un sistema, quello della coagulazione che per ragioni ereditarie potrebbe tendere ad essere un po’ troppo esuberante e a coagulare in modo indisciplinato. La trombosi non è mai causata da un singolo fattore, ma da più complici: sovrappeso, fumo, droga, gravidanza, ormoni, malattie infiammatorie, interventi chirurgici, immobilizzazione degli arti inferiori per ferite o traumi: se troppi fattori salgono sulla bilancia, il sistema della coagulazione potrebbe non farcela e manifestare la propria debolezza. Mentre si cura cerchi di correggere i fattori elencati, almeno quelli modificabilie, se ce ne sono. Meglio non toccare le vene chirurgicamente, soprattutto se la trombosi è recente. Esistono centri per la sorveglianza della terapia anticoagulante sparsi su tutto il territorio nazionale: può consultare la lista accedendo al sito di ALT Associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari onlus www.trombosi.org dal quale potrà anche scaricare SALTO- Vene e Trombosi, e SALTO – Trombosi e Farmaci, due manuali gratuiti e utili per chi ha avuto quanto lei ha descritto .