DOMANDA
Buongiorno Professore.
Mia madre ha 76 anni e ad agosto 2017 ha avuto un ictus ischemico, dal quale si è ripresa abbastanza bene e rapidamente.
Nonostante una leggera stenosi carotidea, la causa dell’ictus è stata attribuita a episodi di fibrillazione atriale parossistica.
Ha iniziato subito la terapia anticoagulante (Eliquis 5 mg, una compressa al giorno in 2 somministrazioni) e una terapia con antiaritmici che, però, non ha dato risultati e soprattutto mi ha fatto venire molti dubbi; il cardiologo le aveva infatti prescritto 2 medicine per la fibrillazione (Idrochinidina 150mg e Cordarone 200mg), cambiando di volta in volta il dosaggio.
Poichè le fibrillazioni non diminuivano e, inoltre, dalle analisi del sangue si è visto un notevole abbassamento del TSH (0.04)(FT3 e FT4 nella norma), ad aprile 2018 mi sono deciso a portarla da un altro cardiologo, che ha lasciato inalterato il dosaggio di Eliquis e ha invece modificato la terapia antiaritmica sostituendo la coppia “chinidina + cordarone” con Almarytm 100mg (mezza dose al mattino e mezza la sera). Con l’Almarytm le fibrillazioni già dopo 3 mesi sono scomparse, ma il valore del TSH è rimasto invariato (0.04) (FT3 e FT4 sono ancora nella norma).
E’ possibile che a distanza di 5 mesi dall’interruzione del Cordarone il TSH sia ancora così basso? Dopo quanti mesi dalla sospensione dell’assunzione di Cordarone è lecito aspettarsi un miglioramento del TSH?
Prima dell’inizio della cura anche i valori di TSH erano nella norma; è giusto pensare che sia solo colpa del Cordarone?
La ringrazio anticipatamente e rimango in attesa di un Suo gentile riscontro.
RISPOSTA
L’amiodarone può continuare a determinare alterazioni funzionali tiroidee anche dopo diversi mesi dalla sospensione.
Comunque è necessario, per definire il tipo di alterazione funzionale (direttamente indotta dall’amiodarone o semplicemente “slatentizzata” dal farmaco) eseguire: anticorpi anti rcettore del TSH, anticorpi anti Tg e anti TPO; ecocolordoppler della tiroide.
Sottoponga poi tutto ad un endocrinologo esperto.