TU MASSIVO DELLA CODA DEL PANCREAS

    DOMANDA

    Gentile professore,ad uno mio amico in Albania gli hanno diagnosticato un tumore della coda del pancreas. Risonanza magnetica dell’addome:i dati suggeriscono per un TU massivo della coda del pancreas ,con un’infiltrazione dell’ilo del pancreas,con infiltrazione e trombozione della vena splina,con lesioni epatiche multi-centimetriche,suggerendo per meta …accompagnata da una lesione di massa nel segmento lV,principalmente tra il segmento Vlll e la sua parte posteriore e tra il segmento epatico Vl,che suggerisce anche una lesione secondaria,meno probabile di altra natura.La mia domanda era che se lui viene in Italia si puo curare????ce qualche possibilita che lui sopraviva?sono grave le sue condizioni?(se vuoi ti mando tutti i DATI MRI ).grazie in anticipo e scusa se non ho sbagliato qualche parola

    RISPOSTA

    Gent.le Signora o Signore,

    i dati che mi comunica sembrano delineare una situazione nella quale il tumore è da considerare ormai sistemico con un grado quindi di diffusione che fa pensare ad uno stadio IV. Le possibilità di guarigione , sono quindi da ritenere modeste mentre è possibile una terapia palliativa che va , in ogni caso, attuata dopo il completamento dello studio diagnostico e la conseguente stadiazione.

    La sopravvivenza del Tumore pancreatico al IV stadio , come detto, è purtroppo molto modesta mentre è possibile ottenere, temporaneamente, una discreta qualità di vita con provvedimenti palliativi .

    Mi spiace darLe una risposta poco soddisfacente ma con i dati che mi ha fornito non ritengo possibile aggiungere altre considerazioni.

    Cordialità

    Michele Rubbini

    Michele Rubbini

    TUMORI DELL’APPARATO DIGERENTE. Professore associato di chirurgia generale all’Università di Ferrara. Nato a Ferrara nel 1953, si è laureato all’università della stessa città e si è specializzato in chirurgia generale. Dal 1997 al 2007 è stato direttore dell’unità di chirurgia generale dell’ospedale di Stato della Repubblica di San Marino. Oggi dirige l’unità operativa di chirurgia […]
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